Anticipiamo la vittoria finale con un'offensiva ideologica rivoluzionaria
KIM JONG UN
ANTICIPIAMO LA VITTORIA FINALE CON UN'OFFENSIVA IDEOLOGICA RIVOLUZIONARIA
Discorso pronunciato alla VIII Conferenza dei lavoratori ideologici del Partito del Lavoro di Corea
25 febbraio Juche 103 (2014)
In un periodo per noi significativo nel quale abbiamo appena celebrato il 40° anniversario della proclamazione, da parte del compagno Kim Jong Il, del modellamento dell’intera società sulla base del kimilsungismo come il principale obiettivo del nostro Partito, ci accingiamo a tenere l’VIII Conferenza dei lavoratori ideologici del Partito del Lavoro di Corea.
Conformemente
all’unanime desiderio di tutti i partecipanti alla conferenza e di
tutti gli altri membri del Partito, colgo quest’occasione per
porgere il mio più sentito omaggio nei confronti del grande
Presidente Kim Il Sung, fondatore e costruttore dell’invincibile
Partito del Lavoro di Corea, e al grande Generale Kim Jong Il,
Segretario Generale Eterno del Partito.
Inoltre, in occasione di
questa conferenza e in quanto Primo Segretario del Partito del Lavoro
di Corea, ringrazio e saluto calorosamente i partecipanti presenti
oggi e tutti gli altri lavoratori ideologici del Partito e
responsabili dell’informazione, i quali hanno lavorato
instancabilmente in ogni luogo di lavoro e postazione militare del
paese col cuore ardente, come veri stendardi della rivoluzione e
pionieri della nostra epoca.
Questa
conferenza, di una portata senza precedenti nella storia del nostro
Partito, sarà una pietra miliare e una svolta radicale nel lavoro
per ricordare in eterno l’importanza delle immortali gesta
rivoluzionarie del Presidente e del Generale i quali, tenendo alta la
bandiera dell’ideologia dello Juche, hanno guidato la rivoluzione
coreana vittoriosamente. Questa conferenza servirà poi a comprendere
e a confermare ancora una volta l’importanza del lavoro ideologico,
a lanciare una vigorosa offensiva ideologica così come richiesto dai
recenti sviluppi della nostra rivoluzione.
L’unica e vera arma
della quale può dotarsi un partito politico che rappresenti gli
interessi e il destino del popolo è l’ideologia. Senza
l’ideologia, un partito non può essere fondato, non può esistere,
e il suo lavoro e la sua lotta rivoluzionaria sono inscindibili dal
lavoro ideologico. Le tradizioni rivoluzionarie e la rivoluzione
stessa progrediscono con la forza dell’ideologia.
L’unica arma
della quale la rivoluzione coreana si è dotata fin dal suo difficile
inizio è stata appunto una grande ideologia rivoluzionaria. I
rivoluzionari coreani hanno aumentato il numero dei loro compagni e
hanno ottenuto armi materiali solo grazie alla forza dell’ideologia;
solo sulla base dell’ideologia rivoluzionaria hanno potuto
sconfiggere delle potenze imperialiste e costruire un sistema
socialista prospero. Nella storia dell’umanità non vi è alcuna
rivoluzione di nessun paese o di nessun partito che, più della
nostra, ha potuto iniziare il proprio cammino con un’ideologia
rivoluzionaria così ben definita e fare di quest’ultima un punto
di forza fondamentale per la lotta e la trasformazione sociale.
L’intero
corso della storia della rivoluzione coreana può essere riassunto
tramite l’importanza del lavoro ideologico e della messa in pratica
dell’ideologia rivoluzionaria del Presidente e del Generale.
Nella
nostra rivoluzione il lavoro ideologico ha rappresentato sempre la
prerogativa più importante, e non a caso è stato stabilito un
sistema ideologico compatto fin dai primi giorni della nostra
lotta.
Grazie alla guida del Presidente e del Generale, i quali
durante tutto il corso della loro carriera rivoluzionaria hanno dato
priorità al lavoro ideologico e hanno superato ogni difficoltà
sorta in seno al Partito, la rivoluzione coreana è uscita sempre
vittoriosa, indipendentemente dagli ostacoli che le si sono posti
davanti. Temprando la forza di volontà dell’esercito e del popolo
in fasi di grande espansione rivoluzionaria, il nostro Partito ha
potuto vedere chiaramente quali fossero le prove decisive per la
vittoria o per la sconfitta della rivoluzione, per il suo
proseguimento o per il suo arresto, e la nostra lotta ha conseguito
grandi successi ogni qualvolta si sia ripreso con serietà il lavoro
ideologico.
La III Conferenza dei lavoratori ideologici del Partito del Lavoro di Corea, la quale si è tenuta 40 anni fa e nella quale il Generale ha proclamato il modellamento dell’intera società in base al kimilsungismo come il principale obiettivo del nostro Partito, riveste un’importanza particolare nella nostra storia e ha aperto una nuova fase rivoluzionaria concernente il rafforzamento della nostra ideologia.
Il fatto che il Generale abbia istituito il kimilsungismo quale ideologia principale del nostro Partito e abbia proclamato il modellamento dell’intero società in base ad esso come principale obiettivo del Partito stesso ha rappresentato un evento di grande rilevanza politica, il quale ha indicato alla nostra rivoluzione la strada atta al conseguimento della vittoria finale, avvicinandoci a quest’ultima e incitando in questo senso l’esercito e il popolo.
Lo storico proposito di modellare l’intera società in base al kimilsungismo ha dato vita a una dirigenza rivoluzionaria la quale ha potuto conseguire un’assoluta omogeneità ideologica per la prima volta nella storia di un partito rivoluzionario, a delle forze armate rivoluzionarie invincibili che marciano tenendo alta la bandiera rossa del Partito del Lavoro di Corea e a ranghi di militanti rivoluzionari uniti fra di loro come un solo uomo.
La
storia dimostra chiaramente che un paese prospero, indipendente,
autosufficiente e autonomo nella difesa nazionale è stato edificato
su questa nostra terra, nella quale già da tempo il servilismo nei
confronti delle grandi potenze e il dogmatismo sono stati eliminati,
dove è stata creata una vera e propria fortezza socialista, la quale
continua a rimanere in piedi nonostante gli sconvolgimenti politici
che scuotono tutto il mondo e le manovre ostili degli imperialisti
per isolarci e soffocarci.
Al giorno d’oggi, l’umanità vede
la strada da seguire nel grande kimilsungismo-kimjongilismo. In ogni
luogo del mondo, l’ideologia incentrata sulle masse e la teoria
rivoluzionaria concernente l’indipendenza sono divenute simboli e
stendardi della lotta di ogni popolo che aspiri a libertà e
felicità.
Eterna
è la gloria che il nostro esercito e il nostro popolo meritano per
aver saputo condurre per decenni la rivoluzione sulla strada indicata
dall’ideologia del nostro Partito, nel paese che ancora oggi viene
ammirato per aver dato origine ad un’ideologia caratteristica
dell’era dell’indipendenza.
Conquistare la vittoria finale
della rivoluzione coreana tenendo alta la bandiera del
kimilsungismo-kimjongilismo, così come richiede la Storia, è il
loro desiderio più grande.
Dobbiamo
considerare il modellamento dell’intera società sulla base del
kimilsungismo-kimjongilismo come il principale obiettivo del nostro
Partito e portare a compimento la rivoluzione coreana senza alcun
ripensamento, sulla base dell’ideologia e di un’unità
monolitica.
Coloro che si impegnano nel modellare l’intero
Partito e l’intera società sulla base del
kimilsungismo-kimjongilismo sono lavoratori ideologici.
Da un corretto lavoro ideologico non dipende solo la possibilità di fare di ogni membro della società un militante rivoluzionario kimilsungista-kimjongilista, ma anche la possibilità di adattare ogni aspetto della vita sociale in base a quest’ultimo.
Vi
suggerisco di riflettere ancora una volta sui motivi che hanno spinto
il Generale a convocare la succitata conferenza dei lavoratori
ideologici e a proclamare dinnanzi ai responsabili dell’informazione
del Partito l’obiettivo di modellare l’intera società in base al
kimilsungismo.
Dovremo dapprima scatenare una lotta sul fronte
ideologico del Partito e successivamente intensificare il lavoro
ideologico, in maniera tale da velocizzare notevolmente la marcia
della nostra rivoluzione e modellare l’intera società in base al
kimilsungismo-kimjongilismo.
Abbiamo tratto grandi esperienze
nell’aver portato avanti risolutamente il compito di modellare
l’intera società in base al kimilsungismo tramite un’intensa
offensiva ideologica, disponiamo di mezzi di comunicazione forti e di
una grande motivazione al lavoro e al sacrificio, con cui è stato
spesso possibile mobilitare tutto il paese.
Questa conferenza è finalizzata principalmente a inalberare la teoria originale sul primato dell'ideologia, una possente arma rivoluzionaria, in maniera tale da accelerare il conseguimento della vittoria finale della rivoluzione.
Conformemente alle necessità materiali nel nostro lavoro di modellare l’intera società in base al kimilsungismo-kimjongilismo, principale obiettivo nel lavoro ideologico del nostro Partito, il Comitato Centrale di quest’ultimo ha fatto della frase Anticipiamo la vittoria finale con un’offensiva ideologica rivoluzionaria! la parola d'ordine politica principale dell’VIII Conferenza dei lavoratori ideologici del Partito del Lavoro di Corea.
Fiducioso di come tutti i partecipanti a questa conferenza e gli altri lavoratori ideologici del Partito, consci delle enormi responsabilità nel grande lavoro ideologico che si prospetta loro, daranno la priorità al rafforzamento dell’ideologia rivoluzionaria del nostro Partito e della forza di volontà dell’esercito e del popolo, vorrei discutere riguardo alcuni problemi recentemente presentatisi nel lavoro ideologico del nostro Partito.
Prima
di tutto, dovremmo concentrare tutti gli sforzi del lavoro ideologico
del Partito nello stabilire fermamente un sistema di comando
monolitico e compatto all’interno del Partito stesso.
Ciò
sarebbe utile a consolidare l’unità e la coesione del Partito,
della dirigenza rivoluzionaria di quest’ultimo e della sua
efficienza militante in ogni aspetto, a seguire alla lettera gli
insegnamenti del Presidente e del Generale e a realizzare gli ideali
del nostro popolo in un futuro prossimo.
Attualmente ci troviamo
in una fase cruciale del nostro lavoro, nella quale dobbiamo superare
le difficoltà contrastanti la nostra rivoluzione raccogliendo più
fermamente l’esercito e il popolo attorno al Partito e risvegliando
il loro entusiasmo patriottico, la loro saggezza e la loro
intraprendenza, in maniera tale da facilitarci sempre di più il
lavoro di costruzione di un paese prospero.
Il sistema ideologico
e di comando rivoluzionario più adatto a portare a termine più
scrupolosamente i compiti succitati corrisponde perfettamente a una
direzione monolitica e compatta del Partito.
Il
lavoro ideologico del nostro Partito deve assolutamente iniziare
dagli obiettivi che gli si prospettano innanzi nel momento attuale, e
impiegare tutte le proprie energie per conseguirli.
Nonostante
questo, le organizzazioni di Partito stanno rivelando una loro
tendenza a prestare fede solo a parole al compito di stabilire un
sistema di comando monolitico e compatto all’interno del Partito,
occupandosi di questa questione solo in forma scritta e mai
attraverso la pratica.
Nonostante si siano tenute delle ampie
discussioni di Partito durante sessioni di studi, pubbliche letture e
conferenze, con tanto di documenti alla mano sulla questione, le
organizzazioni di Partito hanno fallito nello smascherare e nel
distruggere preventivamente un moderno gruppo di frazionisti il quale
ha potuto formarsi in seno al Partito stesso.
Nonostante il nostro Partito disponga di una grande ideologia rivoluzionaria, di linee politiche assolutamente corrette, di organizzazioni di Partito e di militanti eccellenti, un gruppo frazionista si è formato nuovamente in seno al Partito. A causa di ciò, i nostri lavoratori ideologici sono parzialmente da biasimare.
Questo moderno gruppo di frazionisti corrispondeva ad un’entità politica degenerata la quale dall’esterno si è fatta spaventare dalle pressioni degli imperialisti e dall’interno è stata contaminata dall’ideologia e dalla cultura borghese.
La pratica frazionista di opporsi alla dirigenza monolitica del Partito sfocia nella degenerazione ideologica, e i rinnegati dell’ideologia tendono spesso a apporsi al Partito e alla rivoluzione per un lungo periodo.
La
premessa per lo stabilirsi di una dirigenza rivoluzionaria monolitica
e compatta è proprio l’educazione del Partito e dei ranghi
rivoluzionari tramite un’unica ideologia.
L’obiettivo
dell’offensiva ideologica rivoluzionaria atta a stabilire una
dirigenza monolitica del Partito è quello di fare del
kimilsungismo-kimjongilismo e dei suoi risvolti pratici, ovvero le
linee politiche del Partito, un elemento di incrollabile vitalità
per le masse popolari.
L’ideologia rivoluzionaria del nostro
Partito è conforme alle aspirazioni e ai desideri delle masse
popolari, e non vi è alcuna nostra linea politica che non possa
essere compresa e accettata da queste ultime.
Si dovrà effettuare
una svolta nell’offensiva ideologica del Partito attraverso lo
studio, in maniera tale da essere ben formati tramite la conoscenza
delle opere del Presidente e del Generale e e dei documenti del
Partito.
Le
opere e i documenti succitati rappresentano un ottimo materiale per
l’apprendimento della nostra ideologia e una grande enciclopedia
comprendente le linee politiche del nostro Partito.
Nel caso in
cui tutti i membri del Partito, i lavoratori e i soldati studino
questi scritti in ordine cronologico e con un metodo di lavoro
sistematico e coerente, essi potranno dotarsi dei principi
dell’ideologia del Juche, della dottrina del Songun, del
patriottismo di Kim Jong Il, delle tradizioni rivoluzionarie del
nostro Partito, e capire appieno le linee politiche recentemente
avanzate dal Partito.
Quel che importa è portare avanti il lavoro
di educazione ideologica con una metodologia scrupolosa, in maniera
tale che tutti possano essere ben formati attraverso le istruzioni
che il Presidente e il Generale hanno dato ai loro settori e alle
loro unità, in maniera tale da fare delle linee politiche del
Partito un principio direttivo che ispiri durante il proprio lavoro e
la propria vita.
E’ necessario spiegare alle masse le politiche
del Partito di un dato periodo storico in modalità logiche e
convincenti, in maniera tale che le masse stesse possano simpatizzare
con esse e accettarle come i propri obiettivi. Dovreste prestare
attenzione sull’informare il popolo con termini semplici su quanto
esso ha diritto e dovere di sapere nello stesso modo in cui
indichereste ad una persona assetata dove essa possa trovare
dell’acqua.
In
futuro, se tutti i rappresentanti di un’unità ideologica saranno
informati sulle politiche del Partito come se si trattassero di
questioni concernenti la loro stessa famiglia, quell’unità avrà
svolto efficientemente il proprio lavoro ideologico e avrà stabilito
fermamente un’unione monolitica col Partito.
Nel lavoro
ideologico non devono mai essere concessi “privilegi”.
C'è un detto che recita: una pietra in movimento si copre di muschio. Analogamente, si tende a degenerare ideologicamente nel momento in cui si viene trattati con un occhio di riguardo o diversamente rispetto agli altri. Vi potranno essere degli incarichi speciali commissionati dal Partito, ma nel nostro Partito non possono esservi “casi speciali” e nessuno deve essere autorizzato a trascurare il lavoro ideologico e a ignorare le sue linee e politiche. Quanto più speciale è un'unità, tanto più deve intensificare il lavoro ideologico e forgiarsi come ferro nella fornace della lotta ideologica.
I
lavoratori ideologici devono essere capaci di individuare eventuali
elementi estranei al Partito in un istante. Essi devono utilizzare un
“bisturi” ideologico, in maniera tale da sradicare immediatamente
le cause di reati quali appunto contestare le politiche del Partito,
diffamare il lavoro della sua dirigenza rivoluzionaria apertamente o
segretamente o portare corruzione borghese fra i nostri ranghi
rivoluzionari contrariamente ai principi di classe del nostro
Partito.
È importante condurre il lavoro di infondere un’unica
ideologia nel Partito e nei ranghi rivoluzionari unitamente alla
lotta politica pratica.
La vera ideologia di una persona non si esprime tanto nella sua retorica o nella sua formazione rivoluzionaria quanto piuttosto nei suoi comportamenti pratici e nei risultati di questi ultimi. Si esprime attraverso l’essere armati dell’ideologia del Partito come proprio principio guida e il portare avanti i piani e le decisioni del Comitato Centrale del Partito stesso, secondo il livello di partecipazione richiesto da esso.
Cercare
di migliorare il sistema ideologico del Partito e portare a
compimento le sue politiche sono la più chiara manifestazione di
lealtà nei confronti di esso e un’importante occasione per vedere
come le sue linee politiche divengano un principio guida del
popolo.
I soldati e i costruttori che l’anno scorso hanno
portato a compimento con successo il progetto sul passo Masik erano
determinati, anche a costo della loro stessa salute, a non ritardare
nemmeno di un giorno il piano di costruzione stimato dal Comitato
Centrale del Partito; essi hanno compiuto enormi sforzi per
completare il progetto in un anno quando ce ne sarebbero voluti
almeno dieci, difendendo così il prestigio del Partito.
Il lavoro politico che l’Esercito Popolare dispiegò come un'offensiva sul campo ricorrendo a tutti i mezzi affinché tutti, dai generali fino ai semplici soldati, nutrissero l'aspirazione di portare a compimento le istruzioni del Comandante Supremo, funge da buon esempio nell’ambito dell’offensiva ideologica da scatenare per istituire il sistema di direzione unica del Partito.
Tutti i settori e le unità dovranno fare un'analisi e un bilancio ideologici di quello che hanno e che non hanno fatto per materializzare il lascito del grande Leader Kim Il Sung e del Generale Kim Jong Il, la nuova linea del Partito sullo Sviluppo Simultaneo e i suoi orientamenti al fine di scoprirne le cause, e intraprenderanno una grande campagna di propaganda e agitazione, simile a quella che si porta avanti nelle trincee in piena guerra, volta ad apprendere dallo spirito dei militari disposti a compiere il loro dovere a rischio della vita.
Gli obiettivi principali da colpire durante questa offensiva ideologica per instaurare il sistema di direzione unica del Partito sono ovviamente i punti di vista ideologici errati e l’atteggiamento di alcuni funzionari che danno supporto verbale alle politiche del Partito ma che, nell’immediato, non fanno nulla per metterle in pratica.
È urgente combattere gli errori ideologici dei funzionari che rimangono indifferenti agli ostacoli che si presentano sulla strada per mettere in pratica le politiche del Partito nel loro settore, nelle loro unità e nelle loro regioni, così come è necessario contrastare le difficoltà alle quali deve ancora sottostare il nostro popolo nel suo quotidiano. L’educazione e la campagna ideologica volta a sradicare elementi ideologici errati quali disfattismo, spirito di autoconservazione, formalismo, opportunismo, irresponsabilità e egocentrismo dovrà essere condotta con una metodologia appropriata. I settori di informazione e organizzazione del Partito dovranno essere scrupolosi nel lavorare fra di loro, mentre la campagna ideologica dovrà essere sostenuta anche da azioni di tipo legale, in maniera tale da massimizzare la sua efficienza.
La forza di volontà del nostro esercito e del nostro popolo i quali, dopo aver liquidato il gruppo frazionista succitato, hanno rinnovato la propria determinazione nel seguire il Comitato Centrale del Partito, dovrà essere incoraggiata sempre di più, in maniera tale da farla divampare come le fiamme di una grande iniziativa rivoluzionaria.
Storicamente
parlando, nella Guerra di Liberazione della Patria è stata
conseguita una grande vittoria successivamente all’eliminazione di
una cricca antipartito e controrivoluzionaria, eseguita dopo la V
sessione plenaria del Comitato Centrale del Partito; la spinta
rivoluzionaria Chollima è stata portata avanti nel 1956, nel corso
dell’eliminazione di un altro gruppo frazionista; infine, sono
stati conseguiti successi di enormi proporzioni nel nostro confronto
con gli Stati Uniti e nell’industrializzazione socialista del
paese, successivamente all’accusa e all’eliminazione dei
revisionisti antipartito durante la XV sessione plenaria del IV
Comitato Centrale del Partito.
Il fronte ideologico del Partito
dovrà incoraggiare attivamente tutti i membri del Partito e gli
altri lavoratori a seguire le orme dei propri predecessori e a
divenire stendardi della rivoluzione e lavoratori modello durante la
lotta per affermare il Comitato Centrale del Partito, portando avanti
una spinta rivoluzionaria.
Se tutti i soldati e i compagni, fermamente raccolti attorno al Partito, compiono progressi sostanziali nell’edificazione del socialismo, coloro i quali vacillano per mancanza di fiducia saranno incoraggiati e il sistema di direzione unica del Partito sarà definitivamente instaurato.
Un
altro importante compito del lavoro ideologico del nostro Partito è
quello di organizzare una forte campagna ideologica per dare maggior
impeto alla lotta per difendere il socialismo.
Oggi come ieri, il
socialismo rappresenta l’ideale dell’umanità ed è la tendenza
irreversibile del nostro tempo.
Rischiando la libertà del nostro popolo indipendente e il destino del socialismo durante la nostra lotta contro il barbaro imperialismo, non stiamo facendo altro che seguire il corso naturale della storia. Oggi, la strada socialista e l’inevitabilità della sua vittoria dipendono dalla lotta dei rivoluzionari coreani.
Per compiere questa nobile missione che il nostro Partito e il nostro popolo portano avanti per conto della storia e dell’umanità intera, i lavoratori ideologici, gli elementi più convinti del socialismo e fondamentali del nostro Partito, devono divenire, metaforicamente, le fiaccole e le trombe immortali della rivoluzione.
Essi dovranno dare ai membri del Partito e ai lavoratori una visione chiara dell’importanza e del carattere dell’attuale lotta per difendere il socialismo.
Durante
la lotta che abbiamo condotto per difendere il socialismo negli anni
’90 del secolo scorso, abbiamo compiuto un miracolo storico nel
salvaguardare la nostra ideologia e il nostro sistema contro le forze
imperialiste coalizzate fra loro per isolare e soffocare il nostro
paese.
L’instancabile lotta per difendere il socialismo può
essere portata avanti e può prevalere contro l’imperialismo in
ogni aspetto della vita sociale solo consolidando le vittorie e i
successi che finora abbiamo conseguito e dando pieno risalto ai
vantaggi e alla grandezza del socialismo stesso.
Recentemente, il
nostro Partito ha indicato nei fronti dell’agricoltura e dello
sviluppo scientifico dei bastioni dai quali difendere il socialismo.
L’intenzione del nostro Partito è quella di ricordare
costantemente al nostro popolo come esso sia coinvolto in una feroce
e apparentemente invisibile lotta contro gli imperialisti non solo
sul fronte della guerra, dove i soldati si puntano ognuno i fucili
contro l’altro, ma anche nelle case e nei luoghi di lavoro della
nostra gente. Se noi, riposando sugli allori e esaltando
all’inverosimile i nostri successi passati, non portiamo avanti una
spinta innovativa alla rivoluzione e alla costruzione, non potendo
così migliorare la vita materiale del nostro popolo, allora il
nostro socialismo è destinato a perdere vitalità.
Dobbiamo
edificare un paese prospero in tempi brevi, dando pieno risalto ai
vantaggi e alla grandezza del socialismo, caratteristiche che il
capitalismo non potrà mai imitare o possedere, in maniera tale da
rendere il socialismo assolutamente differente dal capitalismo, così
come il cielo lo è dalla terra.
Si dovrà condurre una vigorosa campagna ideologica per dimostrare la grandezza dell’unità fra il nostro esercito e il nostro popolo, in maniera tale da affrettare il processo di edificazione di un paese prospero.
L’unità monolitica dell’esercito e del popolo col Partito costituisce l’elemento distintivo del nostro socialismo e una base importante nel processo di costruzione di un paese prospero. I miracoli economici che ultimamente si sono susseguiti uno dopo l’altro, scuotendo le terra, le montagne e i fiumi di tutto il paese non sono altro che il frutto della grande unità fra l’esercito e il popolo, dei loro sforzi congiunti.
L’Esercito Popolare dovrà anch’esso, in futuro, essere un esempio nel rafforzare l’unità fra i soldati e il popolo. Esso deve intensificare il lavoro di informazione e motivazione portato avanti per dare risalto alla grandezza di un esercito forte nell’ideologia, nella difesa nazionale e nella costruzione socialista. Le organizzazioni di Partito e gli organi politici nell’esercito dovranno coniare di continuo termini della nostra era quali ad esempio la “velocità di Masikryong”, portando avanti la gloriosa storia dell’esercito rivoluzionario che ha dimostrato, col suo spirito indomito, come la determinazione della Corea non sia altro che un riflesso dei suoi valori, mentre le organizzazioni civili del Partito dovranno accelerare il lavoro di apprendimento dallo spirito rivoluzionario e combattivo dei soldati.
Quando
arriverà il tempo in cui dovremo combattere a costo della nostra
stessa vita contro il nemico, conseguiremo la vittoria in base alla
forza dell’unità fra l’esercito e il popolo, in base alla
resistenza di quest’ultimo, basata sullo spirito rivoluzionario e
militante dei nostri compagni.
Tutti i settori e le unità
dovranno lanciare un'offensiva ideologica dinamica, in maniera tale
da far divampare le fiamme dell’innovazione collettivistica e
rivoluzionaria.
Il nostro popolo ha già sperimentato l’inaugurazione di un periodo di massimo splendore, reso possibile dalla costruzione socialista e dal movimento di innovazione collettivistica degli anni ’70, un decennio di grandi cambiamenti.
Negli anni ’70, quando in tutto il paese suonavano i tamburi della rivoluzione e le trombe risuonavano nell’aria per la campagna di alta velocità nella produzione, il nostro popolo ha portato avanti grandiose creazioni e trasformazioni senza precedenti nella storia della Corea, mentre militarmente teneva testa alle esercitazioni militari su larga scala condotte dagli imperialisti nordamericani. Fu in quei giorni che il nostro paese ha abolito, per la prima volta nella storia, qualsiasi sistema di tassazione, esteso l’istruzione obbligatoria universale a 11 anni e iniziato a fornire un’ enorme assistenza ai paesi in via di sviluppo e ai movimenti di liberazione nazionale di tutto il mondo.
È intenzione del Partito quella di portare avanti la costruzione di un gigante economico e di uno stato civile, sottolineando però la grandezza del socialismo e del collettivismo, così come ha fatto negli anni ’70.
Le fiamme del movimento per la vincita del titolo del 7° Reggimento di O Jung Hup e il Movimento per la Bandiera Rossa delle Tre Rivoluzioni dovranno divampare ancora di più, rispettivamente, nelle unità militari e in quelle civili, e l’emulazione socialista dovrà essere portata avanti in tutti i settori, unità e regioni del paese; così facendo, potremo far sì che una grande ventata di competizione cameratesca e collettivistica attraversi tutto il paese.
Attualmente, il nostro Partito chiede che tutti i settori militari e civili formino delle unità modello e che, con esse, facciano divampare sempre di più le fiamme di innovazioni e conquiste congiunte, conseguite assieme.
La campagna contro l’abuso di potere e il burocratismo deve essere intensificata in maniera tale che tutti i funzionari, condividendo benessere e privazioni con le masse popolari, siano anch’essi oggetto di critiche e che uniscano i loro collettivi e i loro uomini migliori ai movimenti di innovazione di massa.
Si
dovrà anche lavorare per informare e motivare il popolo circa il
principio dell’autosufficienza, la cui grandezza è stata
dimostrata dalle grandi prove alle quali la Storia ci ha
sottoposto.
Possiamo affermare che l’intera storia del nostro
socialismo risiede nel principio dell’autosufficienza. Nei giorni
in cui il nostro Partito e il nostro popolo hanno costruito il
socialismo con le loro sole forze, essi hanno affrontato prove e
difficoltà inenarrabili, ma sono stati degni di onori che nella
storia del nostro paese non si erano visti nemmeno in migliaia di
anni. Se noi, cedendo alle pressioni delle forze imperialiste,
avessimo abbandonato il principio dell’autosufficienza, il nostro
socialismo di tipo Juche non avrebbe potuto sussistere e il nostro
paese sarebbe caduto così come il resto del sistema socialista
mondiale. Sulla scia dell’autosufficienza è nato, dalle rovine
della guerra, il movimento Chollima, così come adesso si è potuto
verificare il miracolo di vedere il nostro paese capace di assemblare
e mettere in orbita un satellite artificiale o di dotarsi di armi
nucleari, grandi eventi nella storia della nostra nazione.
I
lavoratori ideologici dovranno intensificare, fra i funzionari e i
lavoratori, l’educazione rivoluzionaria tramite gli insegnamenti
dati dalla costruzione del nostro socialismo, in maniera tale da
chiarire ad essi come l’autosufficienza sia la strada giusta per
edificare un paese prospero.
L’autosufficienza rappresenta lo
spirito dell’autosostentamento nazionale e di portare fino al
limite ogni nostro compito, per continuare a vivere coi nostri soli
sforzi, con le nostre sole risorse e la nostra sola tecnologia. È
necessario continuare a conseguire successi con lo stesso spirito col
quale, dal nulla, abbiamo potuto produrre trattori e locomotive
elettriche, o col quale abbiamo conquistato la spazio tramite i
nostri soli sforzi e la nostra sola tecnologia. Dovremo intensificare
il lavoro di propaganda e agitazione per fare in modo che tutti si
impegnino maggiormente nella campagna atta a rendere ogni aspetto del
socialismo invidiabile e introvabile altrove, consci del fatto di
doversi spingere fino al limite dell’avanguardia nelle loro case e
nei loro luoghi di lavoro. Dovremo supportare ideologicamente il
lavoro volto ad aprire una breccia nelle manovre imperialiste per
monopolizzare l’alta tecnologia, e possedere una scienza e una
tecnica avanzate nostre.
È
importante sostenere attivamente gli scienziati e i tecnici nel loro
compito di difendere fermamente le loro posizioni rivoluzionarie
nella nostra grande marcia per l’autosufficienza, guidata dalla
locomotiva della scienza e della tecnologia. I lavoratori ideologici
dovranno giocare un ruolo importante nel creare un clima atto a
favorire l’importanza della scienza in tutta la nostra società e
nel fare del nostro popolo un popolo ben istruito nella scienza e
nella tecnologia.
Dobbiamo lanciare un’offensiva di
sensibilizzazione per superare ideologicamente e moralmente le forze
reazionarie degli imperialisti, le quali stanno cercando di soffocare
il socialismo con ogni mezzo possibile.
Ultimamente, gli imperialisti, mentre persistono nelle loro manovre di sanzioni e intimidazioni contro la nostra Repubblica, si dedicano con frenesia alla propaganda tendenziosa che tergiversa completamente la realtà e non cessano di introdurre nel nostro territorio la loro ideologia e la loro cultura corrotte e reazionarie con l'obiettivo di diffonderle tra i nostri militari, i nostri giovani e i nostri bambini. Questa ideologia e questa cultura, che in passato furono veicolo dell'aggressione, oggi svolgono il ruolo principale in essa.
La difesa del socialismo dev'essere un'offensiva per frustrare politicamente e ideologicamente il tentativo degli imperialisti di arrestare la nostra avanzata e per sbarrare la strada, tramite le idee e la cultura rivoluzionarie, agli elementi non socialisti e all'ideologia e alla cultura corrotte.
I lavoratori ideologici sono tenuti a divulgare ampiamente la giustezza della nostra ideologia e della nostra causa e a scoraggiare il nemico mediante una campagna mediatica e propagandistica di alto livello che riveli la debolezza e la viltà dell'imperialismo. Devono fabbricare più missili ideologici che assestino al nemico colpi demolitori e infondano al nostro Esercito e al nostro popolo una fiducia incrollabile nella vittoria.
Urge stendere un doppio e triplo mantello protettivo affinché il veleno capitalista che con tanta tenacia il nemico pretende d'iniettarci non penetri tra noi e, allo stesso tempo, prendere l'iniziativa di modo che falliscano le manovre imperialiste di penetrazione ideologica e culturale.
Il
popolo lavoratore rifiuta per natura l'ideologia e la cultura
borghesi che predicano il potere del denaro e la legge della giungla.
È necessario creare e diffondere più opere letterarie e artistiche,
lavori giornalistici e multimediali nel nostro stile, contenuti sani
e rivoluzionari che riflettano i bei sogni e i begli ideali delle
masse popolari e in cui si percepiscano intensamente i gusti della
nazione, di modo che il popolo stesso volti le spalle all'ideologia e
alla cultura borghesi. Dinanzi all'ampia diffusione dell'ideologia e
della cultura reazionarie dell'imperialismo mediante l'abuso degli
ultimi ritrovati scientifici e tecnologici dell'umanità, è
consigliabile adottare misure drastiche per fare di Internet uno
spazio destinato alla diffusione della nostra ideologia e della
nostra cultura.
Il lavoro ideologico del Partito deve essere
condotto con forza e aggressivamente.
La strategia e la tattica
del nostro Partito nel lavoro ideologico è quella di infiammare
tutto il paese con grandi agitazioni rivoluzionarie, in maniera tale
da far divampare fieramente l'incendio dell’offensiva ideologica
contro ogni ostacolo.
La posizione ideologica del nostro Partito dovrà strutturarsi nel principio dell’attacco, non della difesa.
Dovremo condurre l’educazione ideologica atta a pervadere l’intera società con l’ideologia rossa del Partito del Lavoro in modo attivo e il lavoro politico atto a rafforzare la forza di volontà dei soldati e del popolo come se ci trovassimo in trincea; dobbiamo inoltre condurre una lotta per spazzare via in tempi brevi ogni idea errata o modo di fare errato.
Per
condurre un lavoro ideologico aggressivamente è necessario,
soprattutto, sradicare la visione disfattista delle cose che si è
rivelata fra i ranghi dei lavoratori ideologici.
I lavoratori
ideologici colpiti da tale visione non possono compiere nemmeno un
passo da soli, nonostante essi siano comunque parte integrante delle
forze combattenti per l’offensiva ideologica.
Lo spirito Yongil,
nato nella foresta del Monte Paektu, e l’eroico spirito di
abnegazione rivoluzionaria di Xiaowangqing e di Chechangzi non sono
nati in tempi di pace, ordinari, e la leggenda di Chollima, i
miracoli della campagna per la velocizzazione della produzione, lo
spirito rivoluzionario e militante del Partito e lo spirito di
Kanggye non sono nati in circostanze più favorevoli di quelle nelle
quali ci troviamo oggi.
Compagni,
Il
disfattismo nel lavoro ideologico è più pericoloso che in quello
economico. La presente offensiva ideologica deve iniziare
dall’allontanamento dei lavoratori ideologici dal disfattismo.
Coloro che sono impegnati nel lavoro ideologico nella patria del Juche non devono aspettare un miracolo per attivarsi, ma devono andare di proposito dal popolo portando con loro l’arma dell’ideologia, divenendo militanti attivi e creatori devoti, trovando soluzioni ad ogni problema con l’aiuto del popolo.
Le postazioni della difesa della patria, le fabbriche e le fattorie collettive che si trovano presso i vostri uffici sono l’esempio di uno strabiliante sistema di comando istituito da uomini più che grandi, i quali hanno visto nelle opinioni dei soldati e del popolo il metodo migliore per fare delle avversità vantaggi e delle privazioni prosperità.
Se lavorerete con l’esempio di comando rivoluzionario del Presidente e del Generale sempre fisso nella vostra mente, non vi sarà mai nulla nel vostro lavoro che non potrete comprendere o superare, e il lavoro ideologico del nostro Partito farà divampare le fiamme di una grande spinta rivoluzionaria in avanti.
Per
assicurare la vittoria all’offensiva ideologica rivoluzionaria,
dovremo aprire il fuoco di una campagna ideologica e sparare i nostri
colpi in maniera concentrata e ininterrotta sugli obiettivi
giusti.
Per prima cosa, arruolando tutte le forze e i mezzi già
assicurati per l’informazione e la motivazione del popolo, dovreste
condurre il vostro lavoro ideologico in maniera flessibile e
intensiva.
Allorquando il Partito indica una nuova linea politica,
tutti settori dell’educazione, della lettura e della motivazione e
i mass media devono essere mobilitati per informare tutto il popolo,
andando dai funzionari degli organi centrali del paese fino ai
contadini nei villaggi remoti e montuosi. I contenuti, le forme, gli
obiettivi e i metodi del lavoro ideologico devono essere tutti, senza
alcuna esclusione, subordinati alle nostre prerogative
rivoluzionarie. Le forze e i mezzi per il lavoro di propaganda e
agitazione dovranno concentrarsi sui progetti ai quali il Partito
conferisce importanza, in maniera tale da suonare il tamburo per un
nuovo e rivoluzionario balzo in avanti.
Dando grande spazio alle
intenzioni del Partito e continuando a guidare l’avanzata generale
nella lotta ideologica, il lavoro ideologico dovrà assicurarsi che
tutte le idee e i comportamenti errati non facciano mai breccia nei
nostri ranghi.
Ciò potrebbe essere paragonato all’atto di rimuovere la neve accumulatasi su una pista per evitare che quest’ultima si blocchi. Il lavoro ideologico non deve essere condotto come un fuoco di paglia o come una cerimonia, ma in maniera regolare, indipendentemente dal tempo e dal luogo di lavoro, tanto che la gente possa assimilare le idee del Partito nello stesso modo in cui essa respira l’aria. Si dovrà condurre senza esitazioni e in maniera intensiva una campagna ideologica tale da spazzare via ogni idea errata e ogni male che alberghi al nostro interno.
È anche importante selezionare gli obiettivi giusti nell’offensiva ideologica basandosi sulla comprensione delle loro premesse, delle loro caratteristiche e delle loro tendenze ideologiche, applicando mezzi e metodi appropriati.
Il
Presidente Kim Il Sung disse che il lavoro con il popolo va condotto
nello stesso modo in cui una madre si comporta coi propri figli,
quando essa usa le stesse parole per parlare con questi ultimi,
indipendentemente dalla loro età, in quanto essi condividono lo
stesso sangue. Se i lavoratori ideologici hanno diecimila dipendenti
in una loro unità, essi devono conoscere il pensiero di tutti quei
diecimila come le proprie tasche, e lavorare con loro in diecimila
metodi differenti.
La strada della nostra rivoluzione non è piana
e priva di ostacoli, e ogni fronte rivoluzionario richiede lavoratori
ideologici sinceri e ben qualificati, i quali abbiano ben
metabolizzato nei loro cuori lo slancio della rivoluzione.
Infatti,
le forze di informazione del nostro Partito attive nei settori
dell’educazione, della lettura pubblica e della motivazione sono
grandi. Se i nostri lavoratori, che sono migliaia, sono ben
preparati, possiamo formare dei corpi d’élite e, nel caso in cui
noi fossimo dotati di una tale contingenza, non avremmo nulla da
temere e nulla sarebbe al di fuori della portata della nostra
forza.
Fra i suoi soldati rivoluzionari, il Generale ha cresciuto
e amato in maniera più spontanea coloro che si trovavano impegnati
sul fronte ideologico, guidandoli e incoraggiandoli in ogni loro
passo, affermando come un film o un articolo possano essere forti
tanto quanto intere tonnellate di cibo o centinaia di migliaia di
fucili.
I
lavoratori ideologici del nostro Partito si sono assunti una grande
responsabilità.
Ognuno di loro deve divenire una persona forte
negli ideali e nella volontà, che i nemici temono molto di più
rispetto alle truppe militari di una divisione o di un
corpo.
Nonostante siano semplici e modesti nell’apparenza, essi
si identificano continuamente col volere del Partito e sono
entusiasti della rivoluzione e della lotta: queste devono essere,
secondo il Partito, le caratteristiche ideali dei responsabili
dell’informazione. I lavoratori ideologici devono essere dei veri
rivoluzionari che non abbandonino mai il principio del Partito nel
lavoro ideologico, in nessuna circostanza o difficoltà. Devono avere
un’abnegazione rivoluzionaria tale da farli viaggiare un’intera
notte per informare il popolo circa le politiche del Partito e
rimanere svegli qualche notte a studiare le politiche del Partito e
assimilare nozioni scientifiche e tecniche.
Avere una concezione
giusta del popolo è un prerequisito fondamentale per i lavoratori
ideologici i quali devono fare in modo che questa ampli i loro
orizzonti.
Prima
di insegnare al popolo, i responsabili dell’informazione devono
essere anzitutto i figli e le figlie di coloro che servono ogni
giorno col loro lavoro, apprezzando grandemente i loro sforzi
compiuti durante la vita quotidiana. Quando si rapportano col popolo,
i lavoratori ideologici devono ricordarsi di trovarsi dinnanzi alle
stesse persone nelle quali il Presidente e il Generale credevano come
si crede nel cielo e che hanno considerato le loro guide per tutta la
vita.
L’amore e il rispetto per i lavoratori deriva proprio da
un lavoro condotto con amore. I nostri funzionari dovranno mescolarsi
coi lavoratori, sporcarsi le mani di grasso e le suole di terra,
rimanendone fieri.
Il Presidente e il Generale hanno compiuto grandi gesta per il popolo durante tutto il corso della loro vita, ma non hanno lasciato nulla per loro stessi.
Concependo
le idee e alla fiducia del Partito come la propria linfa vitale, i
lavoratori ideologici devono identificare il senso della propria vita
con l’informare più gente possibile delle politiche del Partito e
col portare innovazioni collettive nelle unità che si trovano sotto
la loro guida. Un lavoratore ideologico sincero è colui che valuta
più preziosa dell’oro la felicità che prova nel momento in cui si
rende conto di come la gente sia desiderosa di venire messa al
corrente delle politiche del Partito e di come essa supporti
attivamente queste ultime con tutto il cuore.
Nel momento in cui
ognuno sarà al corrente dei propositi del Partito e in cui canzoni e
slogan rivoluzionari in onore del Partito del Lavoro e del socialismo
risuoneranno in ogni luogo frequentato da un lavoratore ideologico,
avremo grandi incoraggiamenti per il nostro Partito.
Tutto il
Partito si dedicherà alla propaganda e all'agitazione e tutti i
funzionari svolgeranno del lavoro politico.
Che
si tratti di funzionari di Partito, funzionari economici e
amministrativi o di funzionari di base, essi dovranno scolpirsi nella
mente tutto quanto detto finora, come una chiave di volta che
permetta loro di motivare la forza di volontà delle masse popolari,
conducendo ogni sforzo in tal senso. In particolare, i segretari dei
comitati di Partito delle province, delle città e dei distretti,
così come i funzionari dirigenti del Partito in tutti i settori e in
tutte le unità del paese, dovranno porre il lavoro ideologico sotto
la loro supervisione e condurlo personalmente con sincerità e
abnegazione.
Negli anni ’70 tutti i funzionari, sotto la guida
del Partito, erano soliti recarsi alle proprie unità zaini in
spalla, come un tempo facevano i guerriglieri antigiapponesi,
incitando il popolo come richiesto dallo spirito Chongsan-ri e dal
metodo Chongsan-ri e portando in questo modo a compimento grandi
innovazioni. Questo spirito di abnegazione rivoluzionaria dovrà
pervadere tutto il paese.
Compagni,
I
compiti rivoluzionari che ci attendono sono di enorme importanza e la
situazione rimane seria e grave come sempre. Nonostante questo però,
dobbiamo compiere un ulteriore balzo in avanti per avvicinare la
nostra futura vittoria, avanzando durante la lotta per
quest’ultima.
Non appena voi lasciate il luogo di questa
conferenza, dovreste recarvi presso i soldati e il popolo per
informarli circa le intenzioni del Comitato Centrale del Partito e
iniziare a porre le fondamenta per l’offensiva ideologica e
rivoluzionaria con nuova determinazione.
Lo ribadisco nuovamente: più laboriosamente opererà il fronte ideologico, maggiore sarà la forza di volontà dimostrata dalle masse popolari, e più i soldati e il popolo saranno incoraggiati, più velocemente avanzerà la rivoluzione.
Sono fermamente convinto che tutti i nostri lavoratori rivoluzionari, inclusi i partecipanti a questa conferenza, diverranno dei lavoratori politici sul modello dei grandi Compagni Kim Il Sung e Kim Jong Il, faranno ardere tutto il paese di fervore rivoluzionario e riformeranno l’intero esercito lungo le linee della rivoluzione, accelerando così la vittoria finale.
─ Kim Jong Un, Per costruire uno Stato potente e prospero, Edizioni in Lingue Estere, Pyongyang 2016, pagg. 125-56 ed. sp.
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