Il nostro socialismo incentrato sulle masse è invincibile
KIM JONG IL
IL NOSTRO SOCIALISMO INCENTRATO SULLE MASSE È INVINCIBILE
Discorso ai quadri dirigenti del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea
5 maggio 1991
Le masse popolari desiderano da lungo tempo vivere appieno una vita indipendente e creativa in una società che sia libera dallo sfruttamento e dall'oppressione. Allo scopo di realizzare questo desiderio, esse hanno lottato a prezzo del loro sangue contro gli oppressori. Hanno instaurato la società socialista superando tutti gli ostacoli che si paravano loro di fronte. Il socialismo è un nuovo sistema sociale che differisce fondamentalmente da tutte le società sfruttatrici sinora esistite nella storia umana. Pertanto, esso deve aprirsi la via attraverso lotte feroci contro i nemici di classe. Può quindi incontrare rovesci temporanei nel suo progresso. Tuttavia, l'avanzata dell'umanità lungo la via del socialismo è una legge dello sviluppo storico e nessuna forza potrà mai arrestarlo.
Il socialismo, che si è instaurato per soddisfare il desiderio d'indipendenza dei popoli e le esigenze dei tempi, trae la sua potenza invincibile dal sostegno e dalla fiducia delle masse. Il sostegno e la fiducia del nostro popolo verso il socialismo sono incrollabili. Attraverso la sua stessa vita esso ha sperimentato quanto prezioso è il sistema socialista. Lungo tutti i decenni di costruzione del socialismo nel nostro paese non vi è mai stata alcuna instabilità politica e nessun tentennamento. Oggi gli imperialisti e i reazionari lavorano furiosamente per spazzar via il socialismo, ma il nostro socialismo continua ad avanzare imperterrito lungo il cammino che si è scelto, senza farsi minimamente scuotere dagli ignobili attacchi e dalle calunnie del nemico. I popoli progressisti del mondo ammirano la durevolezza e l'indistruttibilità del nostro socialismo.
Il segreto di ciò risiede nel suo essere incentrato sulle masse popolari, nel fatto di aver reso le masse le padrone autentiche della società e di aver consacrato tutto al servizio delle masse. Poiché il nostro socialismo serve le masse popolari, il nostro popolo lo considera come la culla della sua vita e della sua felicità e gli affida totalmente i suoi destini. Il nostro popolo, che gode di una felicità illimitata e di una vita autentica nella società socialista saggiamente guidata dal Partito e dal Leader, lavora con devozione per salvaguardare il sistema socialista e portare a compimento la causa socialista.
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Il socialismo del nostro paese è il socialismo nel nostro stile; è l'applicazione dell'idea Juche ed è incentrato sulle masse popolari.
Il grande Leader compagno Kim Il Sung, creando l'idea Juche molti anni fa, impersonò le aspirazioni delle masse e le esigenze dei tempi. Egli ha perciò fornito alla nostra era, l'era dell'indipendenza, una nuova ideologia direttrice.
L'idea Juche è una concezione del mondo incentrata sull'uomo. Essa ha chiarito le caratteristiche essenziali dell'uomo quale essere sociale dotato di indipendenza, creatività e coscienza. Ha, su questa base, dato vita al nuovo principio filosofico per il quale l'uomo è padrone di tutto e decide di tutto. L'idea Juche ha stabilito il punto di vista e l'attitudine di trattare tutto dal punto di vista degli interessi dell'uomo e di approcciarsi a qualsiasi cambiamento e sviluppo sulla base delle attività dell'uomo. L'idea Juche ha elevato la dignità e il valore dell'uomo al massimo livello. In quanto incarnazione dell'idea Juche, il nostro socialismo è un socialismo incentrato sull'uomo nel quale l'uomo è padrone di tutto e tutto è al suo servizio.
Con “uomo”, che essa considera quale padrone di tutto e quale essere più prezioso e più potente, l'idea Juche intende le masse lavoratrici. Essa concepisce le masse popolari come la forza motrice del movimento sociale. Quest'ultimo inizia e si sviluppa grazie alle attività indipendenti, creative e coscienti del popolo, la sua forza dirigente. Senza la partecipazione delle masse popolari, nessun movimento sociale per la trasformazione della natura e della società può aver luogo, né possono registrarsi progressi storico-sociali. Le masse popolari sono la forza dirigente del movimento sociale poiché creano tutto nella società e, attraverso la loro lotta, assicurano il progresso della storia. Seppure promuovano il movimento sociale e creino la storia, esse non possono occupare la posizione di padrone in tutte le società. In una società sfruttatrice, è la classe dominante parassitaria e non le masse creatrici della storia a comandare. La società socialista è la società che mette fine alla società in cui la posizione di padrone sta alla rovescia; essa rende vere padrone le masse popolari. Il nostro socialismo è incentrato sulle masse popolari poiché le rende padrone di ogni cosa, assegnano loro la giusta posizione e il giusto ruolo nel progresso storico-sociale e rappresenta le aspirazioni della classe operaia. Quest'ultima è identificata quale nucleo della forza dirigente della rivoluzione. La classe operaia incarna in sé al massimo grado l'intrinseco desiderio dell'uomo di vivere e svilupparsi in modo indipendente e creativo. Essa chiede che l'uomo viva una vita indipendente e creativa, libero da ogni sorta di schiavitù e soggiogamento, e ha la missione storica di emancipare non solo se stessa ma tutti i membri della società da qualsiasi forma di schiavitù e asservimento e di far dono alle masse popolari dell'indipendenza completa.
Nel passato il nostro paese era una società arretrata coloniale e semifeudale e per questo motivo la classe operaia non era numerosa; eppure, essa era la più potente quanto a spirito d'indipendenza e rivoluzionario. Poiché era una classe sì avanzata, essa costituiva il nucleo delle forze rivoluzionarie. Sin dalla rivoluzione democratica antimperialista e antifeudale, il grande Leader ha messo la classe operaia al posto di comando nella rivoluzione e ha reso le sue esigenze di classe e nazionali il punto di partenza di tutte le sue linee e politiche rivoluzionarie. Nel nostro paese tutte le rivoluzioni (la rivoluzione antimperialista di liberazione nazionale, la rivoluzione socialista e l'edificazione del socialismo) sono state portate a termine con successo sotto la direzione della classe operaia. La nostra classe operaia è costantemente cresciuta quanto a forza, il suo ruolo si è accresciuto e adesso va felicemente assimilando l'intera società a se stessa. Con la sua trasformazione graduale sul modello della classe operaia, l'aspetto generale della nostra società socialista va perfezionandosi come quello di una società assimilata alla classe operaia, come quello di una società senza classi.
Quando dico che il nostro socialismo soddisfa i desideri intrinseci della classe operaia, non intendo che la nostra società socialista esista solo per la classe operaia. Le esigenze della classe operaia si accordano con quelli di tutte le altre classi e gli altri strati che siano interessati al progresso sociale; la società che soddisfa le esigenze della classe operaia fa lo stesso con quelle delle altre classi e degli altri strati. L'idea Juche ha definito quali componenti della forza motrice della rivoluzione non solo la classe operaia ma anche i contadini, gli intellettuali e gli altri larghi strati della popolazione e sostiene che bisogna agire anche nei loro interessi.
I contadini, insieme alla classe operaia, costituiscono la principale componente della forza motrice della rivoluzione; essi sono la forza motrice della rivoluzione. In passato, allorquando costituivano la maggioranza della popolazione nel nostro paese, era sempre un problema importante nella rivoluzione quello di soddisfare pienamente gli interessi dei contadini. Considerandoli, assieme alla classe operaia, come la principale forza rivoluzionaria, il grande Leader ha fatto sì che tutti i problemi che sorgessero nella rivoluzione fossero risolti di modo da soddisfare le esigenze dei contadini, tanto quanto quelle della classe operaia. Sotto la saggia direzione del Partito e del Leader, fu promulgata la riforma agraria per realizzare il sogno a lungo accarezzato dei contadini di possedere la propria terra ed è stata compiuta la rivoluzione socialista nel dopoguerra sulla base del principio della cooperazione volontaria e nel modo originale consistente nel riorganizzare la forma dell'economia rurale su linee socialiste prima del riequipaggiamento tecnico; tutto questo in base agli interessi dei contadini. Con lo sguardo rivolto all'esaudimento completo dei desideri dei contadini, il Leader pubblicò le tesi sulla questione rurale socialista e ha dato un'energica direzione alla lotta per applicarle. La coerente politica del nostro Partito nel rappresentare gli interessi dei contadini consiste nell'assicurare che lo Stato e la società li aiutino in ogni modo possibile e responsabile per esaudire i loro desideri e le loro esigenze. Nel nostro paese, come indicato dalle tesi sulla questione rurale socialista, la direzione da parte della classe operaia sui contadini, l'assistenza dell'industria all'agricoltura e il sostegno della città alle comunità rurali vanno incrementandosi sempre più e la causa della trasformazione industriale e moderna dell'agricoltura e dell'assimilazione dei contadini alla classe operaia va realizzandosi con successo.
Gli intellettuali svolgono un ruolo importante nella rivoluzione e nell'edificazione e il loro ruolo si trova valorizzato dallo sviluppo sociale. È molto importante che nella rivoluzione e nell'edificazione si trattino in modo adeguato gli intellettuali. Sin dai primi giorni delle sue attività rivoluzionarie, il grande Leader ha considerato gli intellettuali come una componente della forza motrice della rivoluzione, come una delle principali forze rivoluzionarie, e li ha condotti a lavorare per la rivoluzione. Tenendo presente il fatto che gli intellettuali della vecchia scuola, da intellettuali coloniali, avessero uno spirito d'indipendenza antimperialista, democratico e rivoluzionario, il nostro Partito non ci ha pensato due volte a dar loro fiducia, li ha rieducati e li ha guidati a lavorare per la classe operaia. Esso ha inoltre formato un gran numero di nuovi intellettuali di origine operaia e contadina e ha così costruito un esercito di intellettuali. Sotto la saggia direzione del Partito e del Leader, i nostri intellettuali apportano un contributo attivo alla causa del socialismo e del comunismo mettendo in gioco tutto il loro entusiasmo rivoluzionario e il loro talento creativo in ogni campo della rivoluzione e dell'edificazione.
La classe sfruttatrice non è la forza dirigente del movimento sociale; è una forza reazionaria nonché il bersaglio della rivoluzione. Definire le masse lavoratrici come la forza motrice della rivoluzione e considerare la classe sfruttatrice come il bersaglio della rivoluzione non significa in alcun modo che il punto di vista e l'atteggiamento delle persone verso la rivoluzione e la controrivoluzione sia da definirsi solamente sulla base della loro classe sociale. L'origine di classe influenza le azioni, ma ciò accade attraverso la coscienza ideologica. Anche persone dalle cattive origini di classe, se sotto un'influenza rivoluzionaria, possono contribuire alla rivoluzione. L'atteggiamento dell'idea Juche verso le persone di diverse classi e strati consiste nel giudicarle dalle loro idee e dalle loro azioni e nel dare fiducia a coloro che aiutano il progresso sociale e la rivoluzione considerandoli come parte della forza motrice della rivoluzione, senza mettere in mezzo la loro origine di classe.
Il nostro Partito non ha mai avuto dubbi a dar fiducia a tutti coloro che si fossero mobilitati nella lotta per l'indipendenza delle masse, guidandoli lungo il cammino della rivoluzione. Per la rivoluzione democratica antimperialista e antifeudale nel nostro paese, il nostro Partito ha formato una forza rivoluzionaria composta non solo dalle classi principali, ma anche dai capitalisti nazionali coscienziosi, dai religiosi onesti e da tutte le altre forze che si opponevano all'imperialismo e aspiravano alla democrazia. Nella rivoluzione socialista, esso non eliminò i contadini ricchi, gli uomini d'affari e gli imprenditori capitalisti, ma li ammise nell'economia cooperativa sulla base del principio della partecipazione volontaria, dirigendoli a trasformarsi in lavoratori socialisti. Il nostro Partito ha guidato tutte queste persone trasformate al socialismo e al comunismo dando loro fiducia quali compagni di lungo corso, piuttosto che come compagni di viaggio temporanei, a prescindere dalla classe o dallo strato da cui provenissero.
Il nostro socialismo è stato in grado di fortificarsi e svilupparsi con costanza, godendo del sostegno e della fiducia incondizionati delle masse popolari, perché il nostro Partito ha potenziato la forza dirigente della rivoluzione e ha costruito il nostro socialismo sulle fondamenta più durevoli e ampie delle classi sociali frustrando prontamente gli schemi controrivoluzionari di un pugno di forze ostili sulla base della forza della sua giusta linea di classe e di massa, riunendo al contempo differenti strati delle ampie masse dietro di sé e del governo della Repubblica.
I membri di un collettivo sociale sono legati l'un l'altro sia dagli interessi del collettivo che da quelli degli individui. Il modo di combinare queste due categorie d'interessi è un fattore importante che determina il carattere progressivo del sistema sociale. Nella società capitalista regna l'egoismo, che contrappone gli interessi della comunità a quelli degli individui e pone i secondi al di sopra dei primi. L'egoismo sfocia inevitabilmente nella disuguaglianza sociale e in uno “squilibrio crescente tra ricchi e poveri”, producendo inoltre rapporti conflittuali tra le persone. L'egoismo è contrario alla natura intrinseca dell'uomo quale essere sociale. In quanto tale, e quindi capace di forgiare il proprio destino soltanto all'interno della comunità sociale, l'uomo ha un bisogno primordiale di collettivismo. L'idea Juche ha chiarito che le masse, e non gli individui, sono le forze motrici della rivoluzione e che il collettivismo, e non l'egoismo, è un'esigenza naturale dell'uomo. L'esigenza basilare del collettivismo è che gli interessi del collettivo vengano prima di quelle dell'individuo, che i due tipi di interessi si armonizzino e che gli interessi dell'individuo si realizzino attraverso quelli del collettivo. Ciò che va contro il collettivismo non sono gli interessi dell'individuo in sé ma l'egoismo che mira a soddisfare solo gli interessi individuali a spese di quelli collettivi. Nella nostra società socialista, che è lo sbocco pratico dell'idea Juche incentrata sull'uomo, gli interessi di ogni individuo sono rispettati e si accordano i massimi benefici e la massima attenzione a ogni membro della società, sulla base della difesa integrale degli interessi del collettivo, e le relazioni di unità e collaborazione dell'intera società sono portate a piena maturazione.
Il paese e la nazione sono le comunità sociali più complete, sono organizzazioni consolidate di persone dal comune destino, socialmente e storicamente formatesi. La rivoluzione e l'edificazione vengono condotte col paese e la nazione quale unità e gli interessi del collettivo sociale e delle masse popolari si realizzano all'interno dell'unità rappresentata dal paese e dalla nazione. Al di fuori di esse, le masse popolari non possono realizzare il proprio desiderio d'indipendenza. L'idea Juche concepisce la salvaguardia dell'indipendenza del paese e della nazione come un requisito fondamentale per la realizzazione dell'indipendenza delle masse. Nel momento in cui gli imperialisti lavorano perfidamente per schiacciare la sovranità dei paesi e delle nazioni, la completa salvaguardia della propria indipendenza è vitale per la soddisfazione dei desideri d'indipendenza delle masse e dei loro interessi.
Avendo chiaramente compreso che l'indipendenza è la linfa vitale del paese e della nazione, il nostro Partito ha sempre considerato come suo compito centrale quello di difendere l'indipendenza del suo paese e della sua nazione nella sua lotta per la rivoluzione e l'edificazione. Come risultato, siamo stati capaci di costruire un paese socialista dignitoso e potente, indipendente, autosufficiente e autonomo nella sua difesa; siamo stati in grado di proseguire la nostra dinamica avanzata lungo la via rivoluzionaria frustrando le manovre antisocialiste degli imperialisti e dei reazionari che adesso vanno inasprendosi.
La lotta per difendere gli interessi del paese e della nazione è legata alla lotta per l'indipendenza mondiale. Realizzare quest'ultima opponendosi al dominio e alla sottomissione di un paese e di una nazione da parte di altri e all'ineguaglianza tra nazioni è un'esigenza centrale dell'idea Juche, fautrice dell'indipendenza. La causa della realizzazione dell'indipendenza in tutto il mondo richiede, essenzialmente, l'amicizia e la cooperazione tra paesi e nazioni. Il rafforzamento della cooperazione tra tutti i paesi e le nazioni, grandi e piccole, sulla base dei principi di indipendenza, uguaglianza e rispetto reciproco crea condizioni favorevoli ai popoli affinché possano realizzare la loro indipendenza. In un contesto in cui le forze alleate imperialiste fanno ricorso a schemi maligni per schiacciare l'indipendenza delle masse popolari, è di grande importanza rafforzare la solidarietà internazionale antimperialista. Tutti i paesi e tutte le nazioni fautrici dell'indipendenza devono unirsi fermamente e lottare insieme sotto la bandiera rivoluzionaria dell'indipendenza antimperialista. Solo allora saranno in grado di frustrare le manovre imperialiste di intervento e aggressione e riportare la vittoria nella conquista dell'indipendenza mondiale.
Il nostro popolo, mosso dagli ideali d'indipendenza, pace e amicizia, è andato rafforzando la solidarietà internazionale e sviluppando le relazioni di amicizia e cooperazioni coi popoli di tutti i paesi che aspirano all'indipendenza; ha effettuato scambi multilaterali con tutti i paesi che si mostrano amichevoli verso di noi, sulla base dei principi di eguaglianza e vantaggio reciproco. A dispetto delle difficili condizioni in cui conduce la rivoluzione e l'edificazione nello scontro diretto con gli imperialisti americani, il nostro popolo ha dato aiuti e incoraggiamenti materiali e morali incondizionati ai popoli del terzo mondo in lotta per l'indipendenza.
Essendo l'applicazione pratica dell'idea Juche, l'idea rivoluzionaria dell'era dell'indipendenza, il nostro socialismo è il migliore; esso è incentrato sulle masse e difende con forza gli interessi della classe operaia e degli altri strati sociali, il diritto delle nazioni all'indipendenza e le aspirazioni dei popoli del mondo all'indipendenza.
Il socialismo è la causa delle masse popolari. Il primo e le seconde non possono mai essere separate l'uno dalle altre. Allo scopo di salvaguardare gli interessi delle masse, noi dobbiamo mantenerci fedeli alla causa del socialismo, e per difendere questa causa dobbiamo salvaguardare fino in fondo gli interessi delle masse. Le aspirazioni e le esigenze delle masse popolari sono il criterio per giudicare l'essenza di tutti i fenomeni sociali nonché la guida per tutte le attività rivoluzionarie. Anche in futuro dovremo in ogni momento dare la priorità agli interessi delle masse nella rivoluzione e nell'edificazione e fare di tutto per soddisfarli. Dobbiamo mantenere fermamente il principio di difendere integralmente gli interessi fondamentali delle masse popolari e soddisfare i loro interessi immediati combinando strettamente le due cose.
Al fine di costruire il socialismo incentrato sulle masse popolari dobbiamo aderire a una posizione rivoluzionaria che permetta alle masse di mantenere il loro ruolo di padrone della rivoluzione e della costruzione e di svolgerlo in quanto tali. A prescindere dall'attenzione che prestiamo ai desideri e agli interessi delle masse, non saremo in grado di soddisfarli adeguatamente nella pratica se non assumiamo una posizione corretta nel nostro lavoro a ciò diretto.
Se le masse popolari vogliono preservare la loro posizione e il loro ruolo di padrone della rivoluzione e della costruzione, devono aderire alla posizione del Juche, o, in altri termini, attestarsi su posizioni indipendenti e creative. Dette posizioni sono l'atteggiamento fondamentale da adottare nella rivoluzione e nell'edificazione.
La posizione indipendente è la posizione che permette alle masse di mantenere il loro ruolo indipendente di padrone della rivoluzione, della costruzione e dei propri destini; la sua esigenza elementare consiste nel fatto che le masse esercitino i propri diritti di padrone della rivoluzione e dell'edificazione e adempiano alle relative responsabilità. La posizione indipendente si esprime nell'esercizio del diritto all'indipendenza in tutti gli ambiti della vita sociale. Affinché possano esercitare il loro diritto all'indipendenza, le masse popolari devono affrontare tutti i problemi della rivoluzione e dell'edificazione con le proprie decisioni e il proprio giudizio, così da soddisfare i loro desideri e i loro interessi. Il diritto all'indipendenza non viene dato da altri. Le masse popolari devono conquistare la propria indipendenza e difenderla tramite la loro lotta di padrone del proprio destino. Perché mantengano questa loro posizione e salvaguardino il loro diritto all'indipendenza e la loro dignità, esse devono assumersi la piena responsabilità di risolvere tutti i problemi in base al principio della fiducia in sé.
La posizione creativa consente alle masse popolari di adempiere al ruolo di persone che trasformano la natura e la società e forgiano i propri destini; l'esigenza fondamentale di questa posizione è la fiducia nella propria inesauribile forza creativa e la risoluzione in modo creativo di tutti i problemi facendo affidamento sulla propria creatività. Il movimento sociale è un movimento creativo; è il processo di una lotta tra il vecchio e il nuovo. Le masse sono creatrici; esse superano il vecchio e creano il nuovo. La storia avanza e la rivoluzione viene promossa sulla base della forza della creatività inesauribile delle masse. Al fine di dare un forte slancio alla rivoluzione e all'edificazione, dobbiamo osservare l'atteggiamento di alimentare la creatività delle masse e valorizzare il loro ruolo creativo. Le attività creative delle masse sono sempre condotte in condizioni soggettive e oggettive concrete. I pensieri e i sentimenti, così come la preparazione, delle masse che creano cose nuove variano in base al paese in cui vivono e le condizioni socioeconomiche e materiali nelle quali tali attività si svolgono differiscono anch'esse da paese a paese. Nella rivoluzione e nell'edificazione si deve sempre avere l'atteggiamento di risolvere ogni problema basandosi sulla situazione specifica del proprio paese.
L'esperienza pratica che abbiamo ottenuto nella nostra rivoluzione dimostra chiaramente che quando si mantenga fermamente la posizione del Juche ogni problema nella rivoluzione e nell'edificazione, per quanto complesso e difficile, può essere risolto.
Le condizioni storico-sociali della nostra rivoluzione hanno reso imperativa la risoluzione di ogni problema a partire dalle nostre proprie convinzioni per soddisfare la volontà del nostro popolo e in conformità alla situazione reale del nostro paese. Abbiamo iniziato la rivoluzione in una società arretrata coloniale e semifeudale e abbiamo dovuto costruire il socialismo in circostanze difficili in cui il paese si trovava diviso tra nord e sud e ogni cosa era stata distrutta nella guerra. Non esistevano formule già pronte in grado di orientarci in una simile situazione, e ancor meno ve n'erano per aprire una via all'edificazione del socialismo dopo l'instaurazione del sistema socialista. Ciò ci obbligò a considerare da noi tutti i problemi posti dalla rivoluzione e dall'edificazione e a trovare soluzioni appropriate alla situazione del nostro paese.
Partendo dalla posizione del Juche, il grande Leader ha avanzato teorie originali sulla rivoluzione antimperialista di liberazione nazionale, sulla rivoluzione democratica antifeudale e sulla rivoluzione socialiste, e le ha sistematizzate; ha messo a punto una nuova teoria sull'edificazione del socialismo e del comunismo in modo completo. La teoria, la strategia e la tattica sulla rivoluzione e l'edificazione escogitate dal Leader nell'applicazione dell'idea Juche costituiscono una teoria rivoluzionaria incentrata sulle masse lavoratrici; sono la strategia e la tattica della rivoluzione che si basano sul ruolo delle masse lavoratrici. Sono una teoria rivoluzionaria perfetta del comunismo che racchiude un sistema generale teorico sull'emancipazione nazionale, di classe e umana e la teoria della trasformazione della società, della natura e dell'uomo. Poiché la teoria, la strategia e la tattica rivoluzionarie originali messe a punto dal Leader illuminano la via dinanzi a loro, il nostro popolo è stato capace di condurre la causa del socialismo lungo un cammino diritto senza la minima deviazione.
La situazione interna ed esterna della nostra rivoluzione era molto difficile; ciò rese vitale per il nostro popolo la promozione della rivoluzione e dell'edificazione per conto proprio mettendo pienamente in gioco lo spirito rivoluzionario della fiducia in sé. Non è facile per un piccolo paese condurre la rivoluzione e l'edificazione da sé. È stato particolarmente arduo per il nostro paese costruire il socialismo da zero coi propri sforzi poiché il paese si trovava in aspre ostilità con un formidabile nemico imperialista e perché dalla vecchia società e dalle epoche passate ereditò soltanto arretratezza, povertà e un'economia devastata. Tuttavia, il nostro popolo non intraprese la rivoluzione e l'edificazione con l'aiuto di qualcun altro. Esso si era fermamente convinto di essere il padrone dei propri destini e di essere capace di forgiarli, così formò una solida unità col Partito e il Leader e si aprì la via al socialismo, superando ogni difficoltà coi propri sforzi.
Dal momento che ha aderito alla posizione del Juche nella rivoluzione e nell'edificazione, il nostro Partito è stato in grado di difendere la dignità della nazione e i principi rivoluzionari in ogni circostanza, per quanto complicata, e ha portato avanti con fermezza la causa del socialismo. L'attuale, complessa situazione esige che noi manteniamo ancor più fermamente la posizione del Juche nella rivoluzione e nell'edificazione. Con gli imperialisti e i reazionari che ricorrono a manovre spietate contro il socialismo e dirigono la punta di lancia del loro attacco verso i paesi che mantengono i principi rivoluzionari, noi dobbiamo aderire alla posizione del Juche nella rivoluzione e nell'edificazione con più fermezza di prima. Dobbiamo essere pienamente consci che attestarsi su questa posizione è di vitale importanza per i destini del paese e della nazione e applicare coerentemente la linea e la politica indipendenti del Partito, risolvendo tutti i problemi conformemente alla situazione del nostro paese facendo leva sulla creatività del nostro popolo.
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Il nostro tipo di socialismo, che s'incentra sulle masse popolari ed è stato costruito dai nostri sforzi per adeguarci alla situazione del nostro paese e alla linea scelta dal nostro popolo, mostra oggi la sua grande superiorità e vitalità.
Il nostro sistema socialista è il migliore tra tutti i sistemi sociali, dotando, come fa, le masse popolari di una vita indipendente e creativa. Il desiderio del nostro popolo di vivere appieno una vita indipendente e creativa, libera da ogni sorta di schiavitù e sottomissione, va brillantemente realizzandosi in tutti gli aspetti della sua vita politica, economica, ideologica e culturale.
La vita politica riveste un'importanza decisiva nella vita sociale. Solo partecipando alla vita politica da padrone dello Stato e della società le masse popolari potranno vivere una vita indipendente e creativa. Per far ciò, esse devono avere in mano il potere politico.
Ispirato dall'idea Juche, il grande Leader ha proposto molto tempo fa la linea originale del governo popolare e ha guidato il nostro popolo a costruire il suo governo in base al suo volere. Il governo popolare instaurato dal nostro popolo secondo la sua volontà è un vero governo popolare di cui la classe operaia e le larghe masse lavoratrici sono le padrone e che difende con fermezza gli interessi del popolo.
Nel nostro paese, in cui esso è padrone del governo, ogni lavoratore, in quanto egualmente membro della società, partecipa a ogni aspetto dell'esercizio del potere e dell'amministrazione statali con l'atteggiamento proprio del padrone e con pari diritti politici, conducendo liberamente le attività socio-politiche.
La nostra società socialista è una società autenticamente democratica che garantisce pienamente al popolo dei veri diritti politici e una vera libertà. Per sua natura, il socialismo non può essere separato dalla democrazia. Solo la democrazia socialista è vera democrazia.
Fin quando vi sarà lotta di classe, la democrazia riveste un carattere di classe ed è legata alla dittatura. La democrazia socialista si sviluppa liberamente per le masse popolari, ma esercita la dittatura sui nemici di classe che calpestano la democrazia. Il fatto che gli imperialisti e i reazionari denigrino la democrazia socialista perché la società socialista esercita la dittatura sui nemici di classe significa, in ultima analisi, che costoro vogliono che noi apriamo la strada alle loro manovre criminali contro il socialismo. Allorché gli imperialisti e i loro fantocci commettono atti sovversivi e di sabotaggio contro la democrazia socialista, è perfettamente naturale che si applichino sanzioni ai nemici di classe che violano l'indipendenza delle masse popolari. La democrazia borghese che gli imperialisti e i reazionari tentano d'imporre agli altri popoli è una “democrazia” antipopolare che permette a una classe sfruttatrice minoritaria di esercitare piena democrazia verso se stessa e la dittatura sulle masse lavoratrici. La democrazia borghese, che reprime ferocemente le lotte delle larghe masse lavoratrici per le libertà democratiche e il diritto alla sopravvivenza, non può in alcun modo essere una vera democrazia. Gli imperialisti e i reazionari pubblicizzano il sistema parlamentare e multipartitico borghese come “democrazia”. Tuttavia, in quel sistema i grandi monopolisti sono i veri burattinai dietro le quinte della politica. Allorquando essi ritengano che anche i sistemi formalmente parlamentari o multipartitici costituiscano un ostacolo al loro dominio reazionario, gli imperialisti e i reazionari li rovesciano immediatamente e ricorrono alla dittatura fascista dispiegata. La storia lo ha chiaramente dimostrato.
Il carattere popolare della democrazia socialista e il carattere antipopolare della democrazia borghese si manifestano chiaramente in relazione ai diritti umani. Nella nostra società socialista, che considera l'uomo sommamente prezioso, i diritti umani sono pienamente garantiti per legge; neppure la pratica più banale che possa danneggiarli viene tollerata. Nel nostro paese sono assicurati pieni diritti al popolo, da quello al lavoro, al nutrimento, al vestiario e all'abitazione fino a quelli all'istruzione e all'assistenza sanitaria. In nessun altro paese al mondo è così. Gli imperialisti e i reazionari, dandosi arie di “campioni dei diritti umani”, calunniano il socialismo, ma sono loro che violano i diritti umani. Gli imperialisti e i reazionari, che commettono atti di terrorismo politico contro persone innocenti e personalità pubbliche che chiedono libertà e democrazia, che privano i lavoratori delle loro libertà democratiche più elementari e del diritto all'esistenza, non hanno alcun titolo per parlare di diritti umani. I violenti attacchi contro i diritti umani perpetrati in Corea del Sud su istigazione degli imperialisti americani mostrano quanto ipocrita e spudorata sia la pretesa “difesa dei diritti umani” degli imperialisti.
La democrazia socialista è assicurata dall'osservanza della legge socialista. Essa è una procedura democratica che differisce fondamentalmente dalle procedure legali borghesi, che sono uno strumento di dominio del popolo con la forza. La società socialista è una società organizzata che si fonda sul collettivismo e l'organizzazione sociale è garantita ad alti livelli dalla legge socialista. I diritti democratici e le libertà del popolo sono garantite dalla legge socialiste e da un buon ordine sociale. A differenza della legge capitalista, che è un metodo antipopolare di dominio della classe reazionaria, la nostra legge socialista riflette la volontà delle masse lavoratrice e viene osservata grazie all'alto livello della loro coscienza. Il nostro popolo, per merito del nostro codice legale socialista, che è il più popolare, si vede garantiti per via legale pieni diritti e libertà democratiche in qualità di padrone dello Stato e della società.
Nella società socialista, la democrazia si combina col centralismo. Se ognuno pensa a se stesso senza alcun riguardo per il centralismo, le masse non riusciranno a realizzare il loro desiderio d'indipendenza. Il governo democratico è precisamente un impegno di incorporare i desideri delle masse in delle politiche e incarnare queste ultime come volontà delle masse. Solo quando lo Stato eserciti una direzione centralizzata sotto la guida del partito della classe operaia può assicurarsi una vera democrazia. Assicurare una direzione centralizzata a livello statale è un'esigenza connaturata alla società socialista. In essa, tutti i suoi membri essendo integrati in un organismo socio-politico e vivendo aiutandosi e dirigendosi l'un l'altro, lo Stato è responsabile della vita di tutti. Che esso faccia ciò è un punto di vantaggio intrinseco della società socialista su quella capitalista. In quest'ultima le vite delle persone sono appannaggio dei soli individui, i quali vengono lasciati alla mercé della spontaneità; allo Stato borghese non importa nulla se la gente muore di fame. Nella società socialista il dovere dello Stato di prendersi cura della vita di tutti è svolto attraverso la direzione centralizzata.
L'attuazione della direzione centralizzata da parte dello Stato socialista non è un mero esercizio di potere. Naturalmente, il governo socialista esercita il suo potere conformemente alle sue caratteristiche, ma esso, il cui padrone è il popolo e che è esso stesso al servizio del popolo, non deve ritenersi onnipotente. È soltanto il governo della classe sfruttatrice che comanda politicamente sul popolo, che concepisce il suo potere come assoluto. Il governo socialista del nostro paese non è solamente un organo di potere, ma un governo al servizio del popolo; esso rappresenta il diritto all'indipendenza delle masse lavoratrici, organizza le loro attività e abilità creative, è responsabile, in qualità di amministratore nazionale, delle vite del popolo e protegge i suoi interessi. Se lo Stato socialista permette che le sue funzioni di direzione centralizzata, la quale è necessaria per il compimento della sua missione e del suo dovere di servitore del popolo, vengano indebolite, esso non potrà adempiere alla sua responsabilità di fornire al popolo i mezzi di sussistenza e, peggio ancora, potrebbe venirsi a creare uno stato di anarchia nella società socialista e il socialismo esserne posto in pericolo. Al fine di distruggere il socialismo, i nemici del popolo, sotto il manto della “democrazia”, lavorano contro la direzione centralizzata dello Stato socialista.
Dobbiamo continuare a rafforzare il governo popolare, a incrementare le sue funzioni e il suo ruolo, a instaurare più a fondo l'atteggiamento di osservanza della legge socialista e dello stile di vita democratico e dar così campo libero alla democrazia socialista. Applicando le linee e le politiche del Partito e attuando la linea di massa rivoluzionaria, gli organi del nostro governo popolare devono compiere la loro missione e il loro dovere con onore in qualità di amministratori responsabili delle vite del popolo.
Il popolo partecipa alla vita politica della società non solo attraverso il governo ma anche per tramite dei partiti politici e delle organizzazioni sociali. Per divenire le vere padrone della politica, le masse popolari devono essere padrone del potere politico e al contempo condurre una vita politica nei partiti e nelle altre organizzazioni, come si confà a dei padroni. L'importanza e il ruolo della vita politica nei partiti e nelle altre organizzazioni è maggiore nella società socialista poiché questa è una società in cui il leader, il partito e le masse compongono un organismo socio-politico. Nella società socialista si può preservare la propria integrità socio-politica e mantenere stretti legami col leader solo conducendo una vita politica nel partito della classe operaia e nelle organizzazioni da esso guidate. I nostri lavoratori apprezzano il fatto di condurre una vita politica nel Partito e nelle organizzazioni politiche da esso guidate e partecipano volontariamente alle loro attività.
Il centralismo democratico è un principio della vita organizzativa del nostro Partito e delle organizzazioni dei lavoratori. In una vita politico-organizzativa non vi sono né superiori né subordinati; ognuno esercita i propri diritti e compie i propri doveri su di una base egualitaria. Le proposte democratiche avanzate dai membri del Partito e dai lavoratori attraverso le loro organizzazioni di Partito e lavoratrici vengono incorporate nelle politiche del Partito e dello Stato ed è sulla forza della loro iniziativa creativa che queste politiche vengono attuate.
Le organizzazioni del Partito e dei lavoratori sono una scuola per l'educazione e la formazione dei militanti e dei lavoratori. Attraverso la loro vita politico-organizzativa essi assimilano le idee rivoluzionarie del Leader come loro nutrimento e si formano con l'aiuto delle loro organizzazioni e dei loro compagni. Nel nostro paese tutti i membri del Partito e tutti i lavoratori sono pienamente dotati dell'idea Juche e, saldamente uniti al Partito e al Leader, alimentano la loro preziosa integrità socio-politica; ciò sarebbe assolutamente inconcepibile se non conducessero una vita rivoluzionaria politico-organizzativa.
Gli imperialisti e i reazionari denigrano la vita politica nel partito della classe operaia e nelle altre organizzazioni politiche da esso dirette come fossero una “restrizione” della libertà; essi fanno ciò precisamente perché la vita politico-organizzativa è un'importante sorgente della forza politica e ideologica della società socialista. Se le persone nella società socialista non conducono un'adeguata vita politica nel partito della classe operaia e nelle altre organizzazioni politiche sotto la sua direzione, non potranno preservare la loro integrità socio-politica; peggio ancora, potrebbero finire fuori strada, rovinare la propria integrità socio-politica e persino finire sotto l'influenza della reazione, ingannati dai controrivoluzionari. Solo conducendo una vita politico-organizzativa rivoluzionaria esse potranno avere un ruolo nell'applicazione delle politiche del Partito e dello Stato in qualità di padroni e vivere una vita degna. Dobbiamo consolidare e sviluppare il nostro ben collaudato sistema politico-organizzativo, incoraggiare i membri del Partito e gli altri lavoratori a rafforzare il loro spirito nel condurre volontariamente una vita politico-organizzativa e far sì che tutti promuovano la propria integrità socio-politica.
La vita economica costituisce la base della vita sociale. La vita indipendente e creativa del popolo è assicurata da una vita economica libera e prospera.
Poiché le masse popolari sono le padrone dei propri destini, esse devono essere altrettanto padrone della propria vita economica. Che ciò avvenga oppure no dipende dal sistema economico della società e specialmente dal sistema di proprietà. Le masse popolari creano la ricchezza sociale nella vetusta società sfruttatrice, ma non sono le padrone di questa ricchezza poiché private dei mezzi di produzione da un pugno di membri della classe sfruttatrice. Le masse popolari, che aspirano a una nuova società libera dallo sfruttamento e dall'oppressione, desiderano sopra ogni altra cosa di possedere i mezzi di produzione. Questo desiderio è divenuto realtà nel nostro paese attraverso la rivoluzione democratica e quella socialista. Nel nostro paese la proprietà sociale dei mezzi di produzione è pienamente dispiegata e, su questa base, le masse popolari sono diventate le vere padrone della loro vita economica e godono di una vita indipendente e creativa.
Gli imperialisti e i reazionari, facendo un gran baccano a proposito dei “vantaggi” della proprietà privata, fanno pressione sui paesi socialisti affinché abbandonino la proprietà sociale e tornino alla proprietà privata, ma la natura reazionaria di questo sistema è stata dimostrata molto tempo fa. I presunti “vantaggi” altro non sono che una competizione sfrenata per fare più soldi, una competizione basata sulla legge della giungla. Questa competizione genera inevitabilmente sfruttamento e oppressione e degrada i lavoratori a schiavi del capitale. Sono nella società socialista, basata sulla proprietà sociale, le masse popolari possono godere della vita indipendente e creativa degli autentici padroni della società. Il popolo del nostro paese ha sperimentato in prima persona che solo la proprietà sociale garantisce loro una vita prospera e civile; esso tiene al suo sistema e lavora con devozione per consolidarlo e svilupparlo. Il consolidamento della proprietà sociale è un'esigenza scientifica dello sviluppo della società socialista. Dobbiamo portare a termine il compito storico di instaurare la proprietà unica di tutto il popolo portando la proprietà cooperativa più prossima alla proprietà di tutto il popolo innalzando costantemente il ruolo dominante di quest'ultima.
L'economia socialista, in cui le masse popolari detengono i mezzi di produzione, dev'essere gestita dalle masse popolari stesse. Istituendo il sistema di lavoro Taean, il grande Leader ha creato la miglior forma di gestione economica mentre l'economia socialista è gestita dalle masse stesse. Il sistema di lavoro Taean è una forma assolutamente scientifica di gestione economica comunista che incarna la linea di massa rivoluzionaria. In questo sistema di lavoro la linea di massa è mirabilmente attuata tramite la direzione collettiva del comitato di Partito. Essa fa sì che sia impedito agli individui di gestire l'economia in maniera soggettiva e arbitraria e rende possibile valorizzare al completo la saggezza collettiva delle masse e incoraggiare queste ultime con metodi politici a svolgere i propri compiti sul fronte economico. La direzione del comitato di Partito sul lavoro economico, un metodo sviluppato dal nostro Partito, è essenzialmente un tipo di direzione politica e preclude al Partito di farsi carico del lavoro amministrativo e di lavorare con metodi amministrativi. In base alle decisioni del Comitato Centrale, i funzionari lavorano in mezzo al popolo, conducono cioè un lavoro politico, e i lavoratori amministrativi e tecnici svolgono lavori economici e tecnici. Grazie alla direzione collettiva del comitato di Partito, tutto il lavoro economico viene portato avanti in base alle politiche del Partito, le opinioni delle masse si riflettono nella gestione dell'economia e il senso di responsabilità dei funzionari e l'entusiasmo del popolo vengono messi in gioco ad alto livello nell'esecuzione dei compiti economici. La superiorità e la vitalità del sistema di lavoro Taean sono state chiaramente dimostrate nella pratica. Dobbiamo continuare ad implementare appieno il sistema di lavoro Taean così da sviluppare la nostra economia socialista a un passo uniforme e svelto facendo leva sull'impenetrabile creatività delle masse popolari, e dobbiamo altresì dare al popolo una vita più ricca e più civile.
Il lavoro creativo occupa un posto importante nella vita economica. Attraverso il suo lavoro l'uomo crea la ricchezza materiale e culturale di cui necessita nella sua vita e, ciò facendo, si tempra per diventare più forte. Il diritto al lavoro è uno dei diritti fondamentali di cui l'uomo deve godere in qualità di padrone della società, e il modo in cui questo diritto è tutelato è un fattore importante che definisce il carattere progressivo del sistema sociale.
La nostra società socialista garantisce ai lavoratori il pieno diritto al lavoro. Ai nostri lavoratori lo Stato fornisce impieghi stabili in base alle loro capacità e attitudini. La parola “disoccupazione” non esiste nel vocabolario del nostro popolo. Solo nella nostra società socialista, che tratta l'uomo come il bene più prezioso, questa è una realtà. La società capitalista, che concepisce l'uomo come un oggetto di sfruttamento e un produttore di plusvalore, non può dare impieghi stabili ai lavoratori. I capitalisti usano la disoccupazione come una leva per l'aumento dei ritmi e lo sfruttamento di forza-lavoro a basso costo. Nella società capitalista un gran numero di disoccupati e precari vaga per le strade e anche chi ha un lavoro vive nella paura del licenziamento.
Affinché il lavoro creativo sia uno sforzo più fruttuoso, i lavoratori dovranno essere liberati dal lavoro usurante e vanno per loro create condizioni di lavoro più civili e igieniche. Più si sviluppano le forze produttive della società, più grande è la possibilità di creare migliori condizioni di lavoro. Ma come questa possibilità si traduce in pratica dipende perlopiù dal carattere del sistema sociale. Il nostro Partito ha lanciato la rivoluzione tecnica per liberare i lavoratori dai lavori più faticosi quale compito per la prosecuzione della rivoluzione dopo l'instaurazione del sistema socialista e lavora per portarlo a termine. Sotto la saggia direzione del Partito e del Leader, il compito storico di liberare i lavoratori, già affrancati dallo sfruttamento e dall'oppressione, dal lavoro usurante sta completandosi con successo nel nostro paese. Dobbiamo continuare a rafforzare il nostro che è il miglior sistema di lavoro socialista, andare avanti con la rivoluzione tecnica fin quando avremo eliminato il lavoro duro e usurante una volta per tutte e reso più degno il lavoro creativo del popolo.
Dare al popolo una vita equa e fiorente è un'esigenza fondamentale della vita economica socialista. Essa viene garantita alle masse popolari solo dalle politiche popolari del partito della classe operaia e dello Stato socialista.
Grazie alle politiche popolari del nostro Partito e del governo della nostra Repubblica, lo Stato e la società assicurano a tutto il nostro popolo le condizioni pratiche di cui ha bisogno per un'alimentazione adeguata, il vestiario e l'abitazione. Inoltre, quale risultato dell'abolizione delle tasse, questa parola è scomparsa dal suo vocabolario. Nel nostro paese lo Stato si prende responsabilmente cura degli anziani, dei disabili e dei bambini privi di mezzi di sostentamento. Nel nostro paese si accordano trattamenti preferenziali alle persone meritevole, come i veterani rimasti disabili nella lotta per la nobile causa della patria e del popolo, e il nostro Partito e il nostro Stato si prendono amorevolmente cura di loro. Il nostro popolo riceve molti benefici dal Partito e dallo Stato. Le politiche popolari del nostro Partito e del governo della Repubblica sono prova eloquente dei vantaggi del nostro sistema socialista incentrato sulle masse popolari.
Le “politiche welfaristiche” perseguite nei paesi capitalisti sono radicalmente diverse dalle politiche popolari di una società socialista. Esse mirano a mascherare le contraddizioni di classe di quelle società e a drenare la resistenza delle masse lavoratrici. Anche laddove dette “politiche welfaristiche” vengono attuate, lo si fa solo nominalmente e la vita dei lavoratori non ne beneficia.
Nel nostro paese il principio socialista della distribuzione in base alla quantità e alla qualità del lavoro prestato è stato messo in pratica e le leve economiche come il prezzo vengono utilizzate conformemente al carattere transitorio della società socialista. I salari e i prezzi sono impostati sul principio del sistematico ed equo miglioramento del tenore di vita del popolo, le differenze nella scala salariale sono piccole e vanno gradualmente restringendosi. I prezzi dei beni di consumo di massa sono bassi e quelli essenziali per i bambini e gli studenti lo sono ancora di più.
Sotto l'avveduta direzione e la grande sollecitudine del Partito e del Leader, tutti i membri della nostra società vivono egualmente bene, liberi da qualsivoglia preoccupazione per il cibo, il vestiario e l'abitazione, e conducono una vita felice aiutandosi e dirigendosi l'un l'altro. Questa è una caratteristica del benessere materiale socialista di cui gode il nostro popolo. Dobbiamo continuare ad attenerci alle più vantaggiose politiche popolari con cui il Partito e lo Stato si prendono responsabilmente cura del benessere materiale del popolo ma anche svilupparle man mano che l'edificazione socialista procede.
Le garanzie materiali della vita economica del popolo sono assicurate dallo sviluppo delle forze produttive della nazione.
Il sistema socialista apre una larga via allo sviluppo delle forze produttive. L'economia socialista al servizio del popolo non è un'economia di mercato ma un'economia pianificata; non è un'economia dipendente ma una indipendente. L'economia di mercato, orientata al profitto, e l'economia dipendente che arricchisce i monopolisti stranieri sono incompatibili con gli interessi delle masse popolari; nessuna di loro può svilupparsi tanto rapidamente quanto l'economia socialista, che si sviluppa su base pianificata e indipendente. Gli imperialisti e i loro portavoce affermano che i paesi capitalisti sviluppati devono la loro “prosperità materiale” a quelli che loro chiamano i “vantaggi” del sistema economico capitalista, ma questa è una bugia che non inganna nessuno. Le nazioni capitaliste sviluppate hanno intrapreso da tempo la via del capitalismo, ma i paesi socialisti prima erano o economicamente arretrati, oppure paesi coloniali o semicoloniali. I paesi capitalisti hanno conseguito la “prosperità materiale” col brutale sfruttamento dei lavoratori e il saccheggio coloniale dei popoli del terzo mondo, mentre i paesi socialisti non si sono permessi di far ciò. Gli imperialisti potranno prendersi qualche paese arretrato come colonia e inventarsi una “prosperità materiale” allo scopo di usarla nel loro confronto coi paesi socialisti, ma questo tipo di economia dipendente non potrà mai portare una vera prosperità alle masse lavoratrici, a prescindere da quanto sia sviluppata. Solo un'economia socialista che si sviluppi su base pianificata, indipendente e nazionale potrà portare una prosperità e una felicità autentiche alle masse lavoratrici. Solo costruendo un'economia nazionale indipendente sana che si sviluppi in modo pianificato sarà possibile assicurare l'indipendenza politica, rafforzare le basi materiali e tecniche del socialismo, migliorare la prosperità materiale del popolo e dare la briglia ai vantaggi del sistema socialista.
Mentre gli imperialisti lavorano subdolamente per imporre l'economia di mercato capitalista ad altri paesi e aprire brecce nelle loro economie usando la “cooperazione economica” e gli “aiuti” come esca, è quantomai importante mantenere fermamente il principio di edificare un'economia socialista. Sotto la direzione del Partito il nostro popolo ha costruito un'economia nazionale potente e indipendente dando campo libero ai vantaggi dell'economia socialista pianificata. Esso spinge avanti l'edificazione socialista a dispetto di tutti i blocchi economici impostigli dagli imperialisti e dei vari sconvolgimenti economici mondiali. Dobbiamo incrementare ulteriormente il potenziale economico del paese e continuare a migliorare la prosperità materiale del popolo applicando le politiche del Partito sulla pianificazione unificata e al dettaglio insieme alla sua linea di costruire un'economia nazionale indipendente, ed effettuando uno slancio continuo nell'edificazione dell'economia socialista. Dobbiamo sviluppare gli scambi e la cooperazione in ogni modo sulla base dei principi di uguaglianza e mutuo beneficio con tutti i paesi che si mostrano amichevoli verso il nostro. Ma dobbiamo rigettare ogni tentativo imperialista di aprirsi brecce nella nostra economia.
La vita ideologica e culturale è un aspetto importante della vita sociale. Per suo tramite, il popolo sviluppa la propria coscienza ideologica indipendente e le proprie abilità creative, soddisfano un'ampia gamma di necessità culturali ed emotive e acquisiscono dei tratti mentali e morali elevati.
Una caratteristica principale della vita ideologica e culturale nella società socialista è che le masse popolari non solo creano la ricchezza mentale e culturale ma la possiedono anche, e godono di una nobile vita ideologica e culturale. Poiché le masse popolari sono le padrone della società socialista, il partito della classe operaia e il suo Stato devono agire responsabilmente per creare al popolo le condizioni di cui necessitano per condurre una vita ideologica e culturale. Questo è il miglior sistema, che si conforma alle esigenze e alle aspirazioni delle masse popolari. È questa una caratteristica fondamentale della nostra società socialista.
La loro vita ideologica, insieme alla loro vita politica, è molto importante nella vita sociale che conducono. Le qualità delle persone sono determinate dalla loro coscienza ideologica, la quale svolge un ruolo decisivo in tutte le loro attività. Lo scontro tra progresso e reazione, tra rivoluzione e controrivoluzione, si basa sempre sullo scontro in campo ideologico.
La vita ideologica nella società socialista si basa sulle idee rivoluzionarie della classe operaia, e la vita ideologica del nostro popolo si basa sull'idea Juche, idea rivoluzionaria perfetta della classe operaia. In ogni società la vita ideologica assume un carattere di classe. La coscienza ideologica riflette gli interessi di classe e le esigenze del popolo. Nessuna classe nella storia si è mai astenuta dal reclamare il suo dominio ideologico nella società. Nella società capitalista gli imperialisti e i monopolisti tentano di imporre un'ideologia borghese reazionaria e corrotta alla società. Ma nella società capitalista, divisa in classi e strati dagli interessi conflittuali, è impossibile che una sola idea mantenga un'influenza assoluta sulla società e, di conseguenza, è inevitabile che esistano diverse idee e tendenze. Questo stato di cose viene dipinto dagli imperialisti e dai loro portavoce come “libertà” di pensiero. Nella società capitalista, ove il potere del capitale dirige tutto, non può esservi alcuna genuina libertà di pensiero. I capitalisti monopolisti si appropriano della maggior parte dei mezzi di propaganda, tra cui le case editrici, le radio e le trasmissioni televisive, col potere del denaro, e vi diffondono con la forza le loro idee reazionarie; essi non esitano neppure a far ricorso alla repressione aperta delle opinioni che ritengono pericolose per loro. Questa è la “libertà” di pensiero che tanto vantano gli imperialisti e i loro portavoce.
Reprimendo con le armi la diffusione dell'idea Juche in seno al popolo sudcoreano, gli imperialisti americani e i loro vassalli vanno dicendo che da noi non c'è “libertà” di pensiero. Per loro natura, le idee non si possono reprimere con la coercizione. In Corea del Sud le file dei seguaci dell'idea Juche si espandono nonostante la brutale repressione da parte degli imperialisti statunitensi e dei loro fantocci. La repressione delle idee viene perpetrata da coloro che, privi di idee migliori, cercano di imporre pensieri antipopolari agli altri. Il nostro popolo ha accettato l'idea Juche, un eccezionale pensiero incentrato sull'uomo, come sua convinzione, di sua spontanea volontà e a partire dai suoi bisogni vitali.
La società socialista richiede, per sua natura, il dominio incontrastato dell'ideologia rivoluzionaria della classe operaia. Ha valore di legge il fatto che una sola idea prevalga nella società socialista, in cui le fondamenta economiche delle idee superate sono state sradicate e gli antagonismi di classe eliminati. Naturalmente, non è facile per l'ideologia rivoluzionaria della classe operaia egemonizzare la società socialista, e questo perché quest'ultima vede ancora sussistere rimasugli delle idee obsolete ed è soggetta all'infiltrazione ideologica e culturale dell'imperialismo. Sebbene la coscienza ideologica dell'uomo sia influenzata dalle condizioni socioeconomiche, l'instaurazione di un nuovo sistema socioeconomico non trasforma automaticamente la coscienza ideologica del popolo. Non possono esservi zone franche nella mente di un uomo; egli non può fare a meno di ricevere l'influenza o dell'ideologia rivoluzionaria della classe operaia o delle idee borghesi. Soprattutto mentre gli imperialisti e altri reazionari si accaniscono sui loro perfidi schemi d'infiltrazione ideologica e culturale nei paesi socialisti, il minimo indebolimento dell'educazione ideologica potrebbe risultare nell'alzarsi del vento del liberalismo borghese. È un vecchio trucco degli imperialisti quello di cercare di contrabbandare le loro idee in altri paesi, prima dell'aggressione aperta e dispiegata. Noi dobbiamo frustrare tutti i tentativi imperialisti di far soffiare il vento del liberalismo borghese nei paesi socialisti allo scopo di destabilizzarli ideologicamente.
Al fine di eliminare le scorie delle vecchie idee nelle società socialiste e bloccare l'infiltrazione di ogni forma di ideologia malsana dall'esterno, dobbiamo formare i nostri uomini a diventare dei rivoluzionari comunisti di tipo Juche conducendo vigorosamente la rivoluzione ideologica. La rivoluzione ideologica volta a trasformare la coscienza ideologica del popolo è una legge dell'edificazione del socialismo e del comunismo, nonché il compito rivoluzionario più importante che sta di fronte al partito della classe operaia dopo l'instaurazione del sistema socialista. Solo allorquando i membri della società siano liberi dalle catene di ogni sorta di idea obsoleta e vengano formati a essere degli incrollabili rivoluzionari comunisti di tipo Juche attraverso la rivoluzione ideologica, potrà la forza motrice della rivoluzione rafforzarsi e la causa del socialismo e del comunismo compiersi con successo. Mettendo l'accento sulla rivoluzione ideologica, il nostro Partito ha dato ai suoi militanti e ai lavoratori un'intensa educazione ideologica in varie forme: educazione ai principi dell'idea Juche, alla politica del Partito, alla fedeltà, alle tradizioni rivoluzionarie, all'attitudine di classe, al collettivismo e al patriottismo socialista. In questo modo esso li ha equipaggiati sotto ogni aspetto con la sua ideologia rivoluzionaria, l'idea Juche, e va permeando tutta la società con questa sola ideologia. I nostri lavoratori vanno mettendo in gioco a tutto campo lo spirito rivoluzionario di lavorare con devozione per il Partito, il popolo, la società e il loro collettivo. Questa è la vera natura della vita ideologica del nostro popolo, ed è una sicura garanzia per la vittoria della nostra rivoluzione il fatto che la società intera vibri ad un ritmo rivoluzionario nella sua vita ideologica. Dare la priorità alla rivoluzione ideologica tra le tre rivoluzioni (ideologica, tecnica e culturale) è la coerente politica del nostro Partito. Ci atterremo anche in futuro al principio di dare la precedenza alla rivoluzione ideologica, di mantenere l'attuale sistema di educazione ideologica assieme ai suoi contenuti e ai suoi metodi, e svilupparla approfonditamente in conformità della situazione in sviluppo. Così facendo, formeremo meglio i nostri uomini a diventare dei rivoluzionari comunisti di tipo Juche.
Dando una vita indipendente e creativa al popolo, è importante soddisfare le sue esigenze culturali. Il nostro sistema socialista della vita culturale è un sistema benefico per la soddisfazione di dette esigenze. Nella nostra società socialista, terra di apprendimento in cui tutti studiano, l'intera società sta diventando intellettuale. In questo paese si attua un sistema di istruzione obbligatoria di undici anni e si sviluppa l'istruzione superiore, cosicché la giovane generazione viene formata come una generazione di buoni quadri nazionali e costruttori del socialismo. Sotto un ben collaudato sistema didattico di studio parallelo al lavoro, i lavoratori coltivano i loro talenti creativi mentre lavorano. Sotto uno sperimentato sistema di studio, con eccellenti strutture didattiche per tutto il Partito e per l'intera società, tutti i nostri funzionari e lavoratori migliorano continuativamente le loro qualifiche politiche e pratiche.
Il nostro paese ha creato una cultura nazionale socialista e il popolo gode appieno di una vita culturale ed estetica. La nostra cultura rivoluzionaria e popolare, nazionale nella forma e socialista nel contenuto, si è sviluppata ed è fiorita, cosicché il nostro paese è noto come un paese di ottima cultura, come un paese d'arte.
Nella nostra società socialista il popolo ha acquisito i tratti morali comunisti propri di esseri indipendenti, così esso vive in armonia, con un alto senso di cameratismo rivoluzionario e dei loro obblighi, nonché di coscienza rivoluzionaria, aiutandosi e dirigendosi tra di sé.
La vita culturale sana e ricca del nostro popolo è la più preziosa e la più degna delle vite culturali. Proseguendo nell'energica conduzione della rivoluzione culturale, continueremo a incrementare il livello culturale della società e porteremo la sana e nobile vita culturale del nostro popolo a piena fioritura.
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Il socialismo del nostro paese è un socialismo invincibile basato sull'unità unanime del Leader, del Partito e delle masse.
La forza motrice della società socialista sono le masse popolari stesse. Ma solo allorquando queste siano unite al Partito e al leader possono svolgere il loro ruolo di forza motrice indipendente della rivoluzione e portare a termine con successo l'edificazione socialista.
La società socialista è una società organizzata che si basa sul collettivismo. Pertanto, non può in alcun modo aprirsi un cammino spontaneamente. Quando diretta da una giusta ideologia direttrice e da una strategia e una tattica scientifiche, e quando risvegliate la coscienza politica delle masse e il loro senso organizzativo, la società socialista può mettere pienamente in gioco i suoi vantaggi e consolidarsi e svilupparsi di continuo. Presentare alle masse popolari un'ideologia direttrice giusta e una strategia e una tattica scientifiche, e far sì che esse diventino politicamente coscienti e si organizzino, è ciò che fa un ottimo dirigente della classe operaia e del partito.
Il dirigente è il centro dell'unità e della coesione il quale fa in modo che le masse popolari diventino politicamente coscienti e si organizzino così da unirsi in una forza politica, ed è altresì il centro della direzione alla testa della lotta rivoluzionaria delle masse popolari, guidandole alla vittoria con la sua teoria scientifica, la sua strategia e la sua tattica. È il grande dirigente rivoluzionario che difende le esigenze e gli interessi indipendenti delle masse popolari; è dotato di un inusuale dono della preveggenza, è onnipotente nell'arte della direzione e nobile nelle virtù personali e guida saggiamente il popolo nella sua lotta.
Quando, ai tempi delle sofferenze nazionali, il nostro popolo veniva colpito dalle onde dell'avversità, incapace di trovare la strada da intraprendere, esso anelava sentitamente a un dirigente eccezionale. Questo desiderio si è magnificamente realizzato allorché il grande compagno Kim Il Sung è diventato il dirigente del nostro popolo. Sotto la direzione del compagno Kim Il Sung, il più grande dirigente da esso acclamato nella sua storia plurimillenaria, il nostro popolo è stato in grado di por fine alla sua prolungata storia di agonie, di creare una nuova era di rivoluzione e di forgiare una nuova vittoriosa storia di socialismo. L'eccellente socialismo di tipo nostro, incentrato sul popolo, che si costruisce nel nostro paese, è un brillante frutto delle attività instancabili ed energiche del grande Leader e della sua saggia direzione, di quel Leader che ama infinitamente il popolo e ha dedicato tutta la vita ai suoi interessi.
Le idee, la teoria e la politica avanzate dal grande Leader sono la totale incarnazione della volontà e delle esigenze del popolo. Il nostro grande Leader ci ha insegnato che le masse popolari sono le maestre. Non nel suo ufficio, ma in mezzo alla popolazione egli ha scoperto la verità dei principi del Juche, li ha sistematizzati riflettendo le aspirazioni del popolo, e sulla base di una sintesi dell'esperienza della lotta condotta dalle masse popolari per la realizzazione dell'indipendenza, ha modellato l'idea Juche nella forma di un sistema completo. Egli si è sempre mescolato alle masse popolari al fine di scoprire le loro volontà e le loro esigenze e, su questa base, ha avanzato nuove linee e politiche. Il Leader ha altresì proposto il metodo di allevamento Juche sistematizzando le esperienze degli allevatori, lavorando con loro mentre li dirigeva sul campo in vari villaggi rurali. Il famoso spirito e metodo di Chongsan-ri, che sono le idee direttrici comuniste e il metodo guida della direzione di massa, sono stati anch'essi presentati da lui tramite la sistematizzazione delle aspirazioni e dei voleri degli allevatori di Chongsan-ri dividendo vitto e alloggio con loro.
Egli ha coperto milioni di chilometri per dare la sua direzione sul campo e, nel corso di ciò, ha avanzato linee e politiche riflettenti le aspirazioni e le volontà delle masse popolari, incoraggiandole ad applicarle e guidando così la nostra rivoluzione verso uno slancio ininterrotto. Il metodo di direzione del Juche che il grande Leader ha creato dandone personalmente un grande esempio, il suo metodo di lavoro, è diventato il metodo di lavoro tradizionale del Partito.
L'unità unanime del Leader, del Partito e delle masse, una linfa vitale imperitura del nostro socialismo, emana dall'infinito amore del grande Leader per il popolo. Poiché il Leader mostra un affetto illimitato per esso e soddisfa tutti i suoi desideri, il nostro popolo lo rispetta profondamente come il suo vero padre, lo omaggia e gli è totalmente devoto.
Il Leader effettua la sua direzione tramite il partito della classe operaia. Quest'ultimo è il distaccamento d'avanguardia composto dagli elementi di punta della classe operaia ed è lo stato maggiore della rivoluzione che guida la lotta per l'indipendenza delle masse popolari.
Il partito della classe operaia è l'unica forza dirigente della società socialista. Nessun'altra organizzazione politica può sostituirlo nella sua posizione e nel suo ruolo. Il governo in carica e le organizzazioni dei lavoratori, organizzazioni politiche di massa composte da determinati strati della società, non possono sostituire il partito della classe operaia per via delle loro caratteristiche, e devono sottoporsi alla sua direzione. Né possono altri partiti politici, oltre a quello della classe operaia, diventare le forze dirigenti della società socialista. La società socialista è una società transitoria in cui le distinzioni di classe e altre differenze permangono. Pertanto, possono esserci altri partiti politici assieme a quello della classe operaia. Ma i partiti che rappresentano determinate forze o settori politici non possono in alcun modo prendere il posto e il ruolo del partito della classe operaia. Trasferire, nella società socialista, l'egemonia che incarna le esigenze della classe operaia nelle mani di un partito politico che non sia quello della classe operaia significa, in ultima analisi, abbandonare il socialismo. Gli altri partiti politici nella società socialista non sono organizzazioni politiche in competizione col partito della classe operaia per il potere. Essi dovrebbero essere organizzazioni politiche amichevoli che collaborano l'una con l'altra in condizioni in cui sia assicurata la direzione del partito della classe operaia sull'intera società. Questa è un'esigenza essenziale della società socialista, in cui si esaudiscono i desideri d'indipendenza dei contadini, dei lavoratori intellettuali e degli altri vasti strati del popolo, per non parlare della classe dirigente che è la classe operaia. Se questa esigenza viene negletta e si indeboliscono o si ignorano la posizione e il ruolo dirigenti del partito della classe operaia, i lavoratori saranno ridotti a una massa disorganizzata priva del proprio centro dirigente e infine si disgregheranno. Il risultato potrebbe essere che degli elementi controrivoluzionari ingannino l'opinione pubblica e prendano il potere. Assicurare o meno la direzione del partito della classe operaia sulla società socialista è un problema cruciale che concerne i destini del socialismo.
Il nostro popolo considera il Partito del Lavoro di Corea, suo partito operaio, come la sua unica forza dirigente, gli affida interamente i propri destini e sostiene con lealtà la sua direzione.
I vantaggi e la solidità del socialismo dipendono dall'essenza rivoluzionaria del partito della classe operaia, forza dirigente della società socialista, e dal suo ruolo dirigente.
Il nostro Partito è guidato dall'idea Juche incentrata sul popolo e combatte per portare a termine la causa dell'indipendenza delle masse popolari. La concezione dell'idea Juche incentrata sul popolo quale sua unica ideologia direttrice e la completa realizzazione della loro indipendenza quale sua nobile missione forma i tratti principali del nostro Partito, un partito rivoluzionario al servizio del popolo.
Il nostro Partito è stato costruito come un partito di massa che include gli operai, i contadini e gli intellettuali progressisti in conformità al suo carattere intrinseco di partito al servizio del popolo, e si è rafforzato e sviluppato come un partito rivoluzionario profondamente radicato tra le masse popolari.
Anche elaborando una singola politica, il nostro Partito, infinitamente fedele al popolo, si immerge profondamente nel popolo per venire a conoscenza delle sue volontà e delle sue esigenze e rispecchiarle in essa. Poiché impersonano il volere e le aspirazioni del popolo, tutte le politiche del nostro Partito sono divenute affare delle masse popolari stesse e vengono applicate nelle loro vite reali. Anche in futuro dovremo considerare la protezione degli interessi del popolo come il principio supremo che governa le attività del nostro Partito e dovremo far sì che tutto il suo lavoro venga condotto in piena conformità alla volontà e alle esigenze delle masse.
Dovendo compiere la sua missione di servire il popolo, il partito della classe operaia va rafforzato incessantemente, altrimenti non riuscirà a svolgere adeguatamente il suo ruolo se non riesce a edificarsi, per quanto consideri il servizio del popolo come la sua missione.
La fonte della possanza del partito rivoluzionario della classe operaia risiede nel suo conseguimento della sua completa unità e solidarietà sulla base dell'ideologia unica. Il nostro Partito ha fatto dell'istituzione del sistema ideologico unico la sua linea fondamentale nella costruzione del Partito e ha lavorato per incarnarla appieno. Ciò ci ha reso capaci di istituire il sistema ideologico del Leader in tutto il Partito e di conseguire un'unità e una coesione infrangibili, portando su questa base e con forza a un gradino superiore la rivoluzione e l'edificazione.
Assicurare la continuità nella costruzione del partito della classe operaia è la garanzia della sua invincibilità. È, questo, un requisito della legge che guida lo sviluppo del movimento comunista e del partito. La causa rivoluzionaria della classe operaia è da portarsi a compimento attraverso un lungo periodo di tempo, di generazione in generazione, e le generazioni cambiano di continuo nel corso dello sviluppo del movimento comunista. Ciò lo rende necessario per portare avanti la costruzione del partito della classe operaia e svilupparlo attraverso le generazioni. Garantire la continuità nella costruzione del partito è, in ultima analisi, la questione di garantire la continuità nella direzione del partito. La questione della continuazione della direzione del partito per portare avanti la causa del leader, iniziatore della rivoluzione, è stata risolta nel nostro paese. Al fine di garantire la continuità nella costruzione del partito della classe operaia, le tradizioni rivoluzionarie del partito vanno protette e i principi rivoluzionari fermamente mantenuti. Il socialismo si sviluppa incessantemente e molti problemi che richiedono soluzioni nuove emergono durante l'avanzata. Tuttavia, nell'intero processo che va dal suo inizio al suo compimento, il socialismo avanza nel corso dell'eredità, dello sviluppo e dell'arricchimento del lavoro fatto e delle esperienze ottenute in precedenza. Nel corso del superamento delle dure prove sotto la direzione del partito e del dirigente, si creano preziose tradizioni che verranno considerate come modelli permanenti nella rivoluzione e nell'edificazione e si stabiliscono i principi a cui attenersi con coerenza. Il nostro Partito non solo ha risolto il problema della continuità della direzione, ma ha anche protetto e mantenuto pienamente le gloriose tradizioni rivoluzionarie create nelle fiamme della lotta rivoluzionaria antigiapponese. Esso si è inoltre conformato coerentemente alle linee e alle politiche rivoluzionarie del Juche e ha quindi condotto a colpo sicuro la causa rivoluzionaria del Juche lungo il cammino della vittoria.
L'organizzazione e la disciplina rivoluzionarie sono la linfa vitale e la fonte della forza del partito della classe operaia. Questi dirige la lotta rivoluzionaria e il lavoro costruttivo sormontando ogni tipo di prova e di difficoltà nella feroce lotta di classe. Se diventa un corpo amorfo, non può lavorare con efficacia. Il nostro Partito incarna il principio del centralismo democratico e ha instaurato con decisione l'abitudine rivoluzionaria di condurre una vita di Partito tra i suoi militanti, sulla base delle regole universali della vita di Partito. Come risultato, esso si è rafforzato e sviluppato come un partito militante invincibile dal forte spirito organizzativo e di disciplina, ogni membro del quale agisce all'unisono sotto la direzione unificata del Leader.
Il partito della classe operaia deve fare del lavoro sulle persone la base delle sue attività. L'uomo è la forza motrice della rivoluzione e dell'edificazione. Di conseguenza, il partito della classe operaia deve, tramite il lavoro organizzativo e politico con le persone, risolvere tutti i problemi che sorgano nella sua costruzione e nelle sue attività. Il compimento o meno della sua missione dipende da come esso lavora con le persone. Il nostro Partito ha risolutamente trasformato il lavoro di partito in lavoro con le persone, cioè nel lavoro coi quadri, coi militanti e con le masse, e ha istituito un sistema ben collaudato per il lavoro sui quadri, per dirigere la vita di partito e per lavorare con le masse. Ciò ha reso il nostro Partito in grado di crescere forte e di far crescere anche le sue file dal punto di vista organizzativo e ideologico, nonché di potenziare considerevolmente la forza motrice della rivoluzione e, sulla base di ciò, promuovere la rivoluzione e l'edificazione.
Dovremo continuare a incarnare a fondo la teoria del Juche sulla costruzione del Partito e rafforzare e sviluppare il nostro Partito come un'organizzazione politica militante unita sulla base del sistema ideologico unico, forte nell'organizzazione e nella disciplina, come un esperto stato maggiore politico che in ogni momento assicuri la sua direzione politica sulla società tramite il lavoro con le persone e come un partito rivoluzionario di tipo Juche che difenda invariabilmente i suoi tratti rivoluzionari.
Affinché il partito della classe operaia serva fedelmente le masse popolari in maniera conforme alla sua natura intrinseca, i funzionari dovranno imparare un metodo e uno stile di lavoro corretti. Per quanto possa essere giusta la politica del Partito, essa non potrà godere del sostegno del popolo né essere attuata integralmente se i funzionari difettano nel loro metodo e nel loro stile di lavoro. Solo instaurando il metodo rivoluzionario e lo stile popolare di lavoro più adeguati alla natura della società socialista potrà crescere la fiducia del popolo nel partito e mettersi in gioco a un alto livello il suo entusiasmo rivoluzionario e la sua attività creativa nella rivoluzione e nell'edificazione.
Un problema importante nell'instaurazione di un metodo e di uno stile di lavoro conformi alla natura della società socialista è il superamento degli abusi di potere e del burocratismo. Questo perché la prevaricazione e il burocratismo sono metodi e stili di lavoro vecchi che consentono ai funzionari di brandire il potere abusando della loro autorità e di comportarsi in senso contrario alla volontà e agli interessi delle masse popolari. Metter fine agli abusi di potere e al burocratismo tra i funzionari è un'esigenza vitale per il rafforzamento degli stretti legami di parentela tra il partito della classe operaia e le masse popolari. Può apparire la tendenza tra alcuni funzionari, dopo la conquista del potere da parte del partito della classe operaia, a risolvere tutti i problemi servendosi del proprio potere, prevaricando e praticando il burocratismo. L'ostentazione del potere e il burocratismo non hanno niente a che vedere con la vera natura del partito della classe operaia. Questi sono i metodi di governo impiegati dalla classe dominante reazionaria della vecchia società. La manifestazione di simili metodi nella società socialista è dovuta principalmente ai vetusti rimasugli ideologici nelle menti dei funzionari. Il metodo e lo stile di lavoro peculiari del partito della classe operaia che lotta per gli interessi del popolo sono il metodo rivoluzionario e lo stile di lavoro popolare. Sin dai primi giorni della costruzione della nuova società, noi abbiamo definito come un importante compito del Partito e dello Stato l'opposizione all'ostentazione del potere e al burocratismo e l'instaurazione del metodo rivoluzionario e dello stile di lavoro popolare tra i funzionari, e abbiamo lavorato a tal fine. Prendendo in considerazione il fatto che le generazioni cambiano e il numero di funzionari privi di una sufficiente formazione rivoluzionaria è in aumento tra i quadri, abbiamo in ogni momento considerato l'instaurazione del metodo e dello stile di lavoro più appropriati come un compito importante.
Allo scopo di por fine agli abusi di potere e al burocratismo e di instaurare il metodo rivoluzionario e lo stile di lavoro popolare, ogni funzionario dovrà acquisire l'abitudine di servire fedelmente le masse popolari con lo spirito di abnegata devozione nei loro riguardi. Questo spirito si basa sulla concezione rivoluzionaria circa le masse popolari, che le considera padrone della rivoluzione ed entità le più preziosi e potenti. La rivoluzione e l'edificazione sono un'opera per il popolo e un'opera da condursi da parte di quest'ultimo. Le masse popolari hanno una saggezza e una forza inesauribili. I funzionari devono considerare le masse popolari come padrone di tutto e come le entità più potenti, rispettarle ed amarle, credere nella loro forza inesauribile e lavorare facendo affidamento su di esse. Non dovranno cader preda del soggettivismo o dell'arbitrarietà ma ascoltare sempre le voci delle masse e mettere pienamente in gioco il loro entusiasmo rivoluzionario e la loro energia creativa.
I funzionari non sono esseri speciali che stanno al di sopra delle masse ma i loro servitori che vengono dalle masse e le servono. In qualità di servitori del popolo, i funzionari dovranno sempre pensar più agli interessi di quest'ultimo che ai loro propri. Dovranno considerare le esigenze e le angosce delle persone come le proprie e aiutarle prontamente a risolvere ogni problema complicato nelle loro vite e condividere vita e morte, gioie e dolori con esse.
I funzionari dovranno trattare tutti gentilmente e rispettare le personalità, mostrando una profonda umanità e una calorosa ospitalità nei riguardi della gente. Dovranno valutare l'integrità socio-politica delle persone, risolvere prontamente ogni problema nelle loro vite socio-politiche e trattarle senza discriminazioni.
I funzionari non dovranno estraniarsi dalle masse popolari ma essere in confidenza con loro. Non dovranno darsi arie e sfoggiare la loro autorità ma essere sempre modesti e semplici nel loro comportamento. Non dovranno perseguire i propri interessi e puntare a favori speciali e trattamenti preferenziali, ma condurre una vita retta e limpida. Dovranno osservare volontariamente le disposizioni di legge dello Stato e dare l'esempio alle masse nello svolgimento di lavori difficili e ardui.
Il modo di vita più dignitoso per i funzionari consiste nel godere dell'affetto e della fiducia del popolo mentre lo servono. Fedeli alla consegna del Partito: «Siamo al servizio del popolo!», essi dovranno avere una concezione corretta delle masse popolari, difendere a fondo gli interessi del popolo e dedicargli tutto se stessi.
Allo scopo di metter fine agli abusi di potere e al burocratismo e instaurare il metodo rivoluzionario e lo stile di lavoro popolare, bisogna istituire un sistema di lavoro adeguato. Senza andare tra le masse, i funzionari non possono ascoltare la loro voce o lavorare in conformità alla loro volontà e alle loro esigenze, né possono organizzarle e mobilitarle. Il nostro Partito ha inalberato la parola d'ordine: «Che tutto il Partito vada tra le masse!» e ha instaurato un sistema di lavoro ben collaudato in base al quale tutti i funzionari vanno tra le masse.
Andare a lavorare tra le masse è diventata l'abitudine dei nostri funzionari e via via che si faceva ciò, il soggettivismo, il burocratismo, il formalismo e altri vecchi metodi e stili di lavoro sono stati superati.
Il nostro Partito ha fatto in modo che i funzionari non solo vadano tra le masse ma mantengano anche il lavoro politico al centro rispetto a tutti gli altri e risolvano i problemi con metodi politici. Mettere il lavoro politico avanti rispetto agli altri è un'esigenza intrinseca della società socialista, la quale si sviluppa grazie all'alto entusiasmo rivoluzionario e alle attività creative dei lavoratori. Il nostro Partito ha proposto la parola d'ordine: «Che tutto il Partito diventi propagandista e agitatore!» e ha fatto sì che tutti i funzionari vadano tra le masse e diano la priorità al lavoro politico per attizzare l'entusiasmo rivoluzionario dei lavoratori. I nostri funzionari vanno tra le masse e le mobilitano con vigore affinché si uniscano alla rivoluzione e all'edificazione, spiegando loro al contempo le politiche del Partito e condividendo con esse gioie e dolori.
Allo scopo di mettere la parola fine all'abuso del potere e al burocratismo e per instaurare il metodo rivoluzionario e lo stile popolare di lavoro, i funzionari devono intraprendere con audacia l'educazione e la lotta ideologiche. L'ostentazione del potere, il burocratismo e altri metodi e stili di lavoro obsoleti sono una manifestazione di vecchi rimasugli ideologici profondamente radicati. Senza una costante educazione ideologica e una continua lotta ideologica tra i funzionari sarà impossibile eliminare metodi e stili di lavoro superati come l'abuso del potere e il burocratismo. Assicurando che i funzionari si dotino integralmente della teoria e del metodo di direzione del Juche creati dal grande Leader, il nostro Partito ha fatto sì che s'impartisse un'educazione ideologica e si lanciasse una lotta ideologica sulla base di dati relativi ai fenomeni positivi e negativi manifestatisi nei metodi e negli stili di lavoro. Nel corso di una persistente educazione ideologica e di una continua lotta ideologica, l'ostentazione del potere, il burocratismo e altri metodi e stili di lavoro superati stanno venendo eliminati. Di conseguenza, il metodo rivoluzionario e lo stile popolare di lavoro si stanno instaurando con decisione in seno al nostro Partito.
Anche in futuro dovremo continuare la lotta per superare ogni sorta di metodo e stile di lavoro vetusto, come l'ostentazione del potere e il burocratismo, e instaurare il metodo rivoluzionario e lo stile di lavoro popolare. In questo modo rafforzeremo e svilupperemo il Partito come un partito rivoluzionario invincibile in perfetta armonia con le masse popolari e fatto oggetto del loro incondizionato sostegno e della loro fiducia, che le guidi al trionfo della causa rivoluzionaria del Juche.
Oggi il nostro popolo nutre una fiducia infinita nel Partito e nel Leader e marcia in avanti lungo la via da essi indicata. Fedele alla consegna: «Se il Partito è deciso, possiamo tutto!», il nostro popolo lavora all'attuazione delle linee e delle politiche del Partito, nella buona e nella cattiva sorte. Il Partito e il Leader credono nel popolo e lo amano profondamente, e il popolo ripone una fiducia assoluta nel Partito e nel Leader e li sostiene. Questa è la vera natura della nostra unità unanime. Niente può battere la forza del nostro tipo di socialismo in cui il Leader, il Partito e le masse sono unite come un corpo unico. Facendo leva sulla potenza dell'unità unanime tra il Leader, il Partito e le masse, noi dobbiamo frustrare le macchinazioni antisocialiste degli imperialisti e dei reazionari, conseguire la riunificazione indipendente del paese e conquistare a colpo sicuro la vittoria finale del socialismo e del comunismo.
─ Kim Jong Il, Opere scelte, vol. 11, Edizioni in Lingue Estere, Pyongyang 2006, pagg. 37-75 ed. ing.
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