Rapporto presentato alla sessione plenaria del marzo 2013 del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea



RAPPORTO PRESENTATO ALLA SESSIONE PLENARIA DEL MARZO 2013 DEL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO DEL LAVORO DI COREA

31 marzo Juche 102 (2013)
 

Compagni,
Teniamo oggi una sessione plenaria del Comitato Centrale del Partito chiamata a deliberare su un’importante linea strategica finalizzata ad anticipare la vittoria dell’opera rivoluzionaria del Juche inaugurata sul monte Paektu, come esigono la situazione attuale e lo sviluppo della rivoluzione.
Sotto la direzione avveduta dei grandi compagni Kim Il Sung e Kim Jong Il, la nostra rivoluzione ha percorso un sentiero disseminato di gloriose vittorie, a dispetto delle peggiori difficoltà e sfide ed attraverso un’ardua lotta di lungo respiro contro le forze imperialiste coalizzate.
I nostri nemici, terrorizzati dallo slancio violento con cui il nostro esercito e il nostro popolo vanno fiduciosamente all’assalto della vittoria finale sotto la direzione del partito, fanno ricorso a tutte le loro risorse politiche, economiche e militari per abbandonarsi a folli tentativi d’isolamento e di strangolamento contro la nostra Repubblica, portando così la situazione del nostro paese al grave stadio della vigilia di guerra.
Dobbiamo oggi misurarci con l’importante compito di riportare una vittoria decisiva nello scontro totale con l’imperialismo americano, per dare scacco alle sempre più accanite manovre di strangolamento del nemico contro la nostra Repubblica ed onorare la nostra patria socialista del Juche come potente Stato del monte Paektu, rendendola inespugnabile per sempre.
Tenuto conto degli imperativi della situazione attuale e dello sviluppo della rivoluzione, il Comitato Centrale propone una linea strategica nuova, che consiste nel promuovere parallelamente l’edificazione dell’economia e quella delle forze armate nucleari.
Questa linea strategica è finalizzata a destinare maggiori forze all’edificazione economica pur consolidando la difesa del paese grazie allo sviluppo delle forze armate nucleari, eredità del grande Generale Kim Jong Il, per edificare uno Stato prospero e potente in cui il nostro popolo potrà godere di ricchezza e comodità degne del socialismo.
Promuovere parallelamente l’edificazione dell’economia e quella delle forze armate nucleari è l’imperativo legittimo della situazione attuale.
Contavamo di dedicare finalmente tutti i nostri sforzi all’edificazione economica, col favore del deterrente autodifensivo che i nostri eminenti Generalissimi hanno consacrato tutta la vita a preparare, per consentire al popolo di accedere a una vita ricca e confortevole propria del socialismo senza più esser obbligato a tirare la cinghia, ma grandi ostacoli si sono comunque levati sul nostro passaggio.
Chiamando in causa il lancio di un nostro satellite pacifico coronato da successo lo scorso dicembre, gli Stati Uniti e i loro seguaci hanno fatto approvare al Consiglio di sicurezza dell’ONU una «risoluzione di sanzioni» a carattere tirannico contro di noi, un oltraggioso atto ostile con cui si sono permessi di dipingere come illegittimo anche il diritto di uno Stato sovrano a lanciare satelliti.
Per far fronte alla situazione creatasi, siamo stati obbligati a procedere al terzo test nucleare sotterraneo autodifensivo, che rientrava nelle nostre effettive contromisure volte a salvaguardare la sovranità e la sicurezza del paese.
Pertanto gli Stati Uniti e i loro seguaci, in un duplice attacco di follia, da una parte hanno inventato di sana pianta una nuova «risoluzione di sanzioni» più severe, e dall’altra hanno intrapreso le manovre militari congiunte Key Resolve e Foal Eagle, chiamate ad appiccare il fuoco d’una guerra nucleare, mobilitando enormi forze armate aggressive.
Il nostro esercito e il nostro popolo, strettamente uniti intorno al Comitato Centrale del Partito, si sono impegnati come un sol uomo nello scontro totale con gli Stati Uniti, decisi a rispondere a una guerra d’aggressione con una giusta guerra di riunificazione del paese. Il nemico, terrorizzato dalla nostra risposta d’estrema durezza, non sa più a quale santo votarsi e non osa appiccare il fuoco, ma non abbandona però l’ambizione di strangolare la nostra Repubblica.
I nostri sforzi pacifici per l’edificazione economica e il miglioramento del benessere del popolo devono per forza accompagnarsi a un’aspra lotta contro il nemico, e i tentativi americani di strangolamento con sanzioni e pressioni contro la nostra Repubblica che puntano specialmente ad eliminare il nostro deterrente nucleare a demolire il nostro regime socialista non termineranno.
In questo momento gli Stati Uniti temono prima di tutto il nostro deterrente nucleare, costituito da modelli miniaturizzati, alleggeriti e diversificati, e compiono i loro ultimi sforzi disperati, certi che l’ascesa economica che realizzeremo disponendo di armi nucleari porrebbe fine alla loro politica ostile nei confronti della Repubblica Popolare Democratica di Corea.
Il recente aggravarsi della politica ostile degli Stati Uniti nei confronti del nostro paese deriva anche dallo spostamento del centro della loro strategia di dominio mondiale nella regione Asia-Pacifico e alla scelta della Repubblica Popolare Democratica di Corea come primo bersaglio d’attacco.
Per questo motivo gli Stati Uniti hanno artificialmente aggravato la tensione chiamando in causa a vanvera il nostro lancio di un satellite pacifico e, con la scusa di questa tensione, hanno avviato interminabili manovre militari congiunte su vasta scala mobilitando immense forze aggressive. Il loro scopo è ottenere in tutti i modi il nostro disarmo nucleare e il rovesciamento del nostro regime.
I recenti tragici avvenimenti occorsi in vari paesi mostrano che un paese privo di forza non può preservare la sua sovranità e la sua dignità nazionale né garantire felicità e prosperità al popolo.
Non dobbiamo mai dimenticare gli insegnamenti dei paesi della penisola balcanica e del Medio Oriente che, guardando ai grandi paesi, hanno trascurato di dotarsi d’un potenziale difensivo sufficiente e poi, cedendo alle pressioni e alla seduzione degli imperialisti, hanno rinunciato anche a conservare il proprio deterrente, finendo vittime dell’aggressione.
Il nemico ci minaccia, sostenendo che non potremo accedere allo sviluppo economico a meno che non abbandoniamo le nostre armi nucleari, e al tempo stesso tenta di sedurci, promettendo di aiutarci a vivere comodamente se cambiamo opzione.
Dobbiamo a maggior ragione impugnare l’arma nucleare ed aprire un’ampia strada alla nostra potenza e alla nostra prosperità.
Promuovere parallelamente l’edificazione dell’economia e quella delle forze armate nucleari è un’esigenza legittima attuale dello sviluppo della nostra rivoluzione.
La causa rivoluzionaria del Songun, segnata dalla preziosa vita dei nostri Generalissimi, affronta oggi una nuova svolta storica.
Dobbiamo massimizzare l’efficacia del Songun e su questa base erigere ad ogni costo un potente Stato senza eguali al mondo, un paradiso in cui il tutto popolo vivrà felice, senza aver niente da invidiare al mondo. Il nostro partito è saldo nella sua determinazione a permettere al nostro popolo, che ha seguito costantemente il partito a dispetto di tutte le difficoltà, di godere dell’esistenza più felice e confortevole che ci sia al mondo grazie al Songun.
È grazie a potenti forze militari, a forze armate nucleari che la lotta per lo sviluppo dell’economia e il miglioramento del benessere del popolo può giungere al successo sperato. Dobbiamo promuovere allo stesso tempo la difesa della patria e l’edificazione di un gigante economico col medesimo spirito di quando abbiamo preso d’assalto lo spazio e con lo stesso slancio del nostro successo nel test nucleare di livello superiore, al fine di realizzare senz’altro la felicità del popolo, la prosperità del potente Stato del monte Paektu.
La promozione parallela dell’edificazione dell’economia e di quella delle forze armate nucleari si rivela una necessità urgente per respingere categoricamente il dominio e l’ingerenza delle forze esterne ed affrettare l’opera storica di riunificazione del paese, auspicio supremo della nostra nazione. Il nostro potenziale nucleare è una preziosa ricchezza comune della nazione che garantisce la prosperità eterna della patria riunificata.
La linea strategica di promozione parallela dell’edificazione dell’economia e di quella delle forze armate nucleari è giusta, perché consente di accrescere in modo straordinario il nostro deterrente e di accelerare ulteriormente l’edificazione economica, tutti elementi che devono portare a sublime compimento l’opera di edificazione d’uno Stato socialista prospero e potente.
Le nostre forze armate nucleari sono un deterrente affidabile e la garanzia della salvaguardia della sovranità della nazione. La guerra fredda è continuata su scala mondiale per quasi settant’anni anni dopo la comparsa dell’arma nucleare nel mondo, e numerose guerre grandi e piccole hanno imperversato in parecchie regioni, ma i paesi detentori di armi nucleari non hanno subito alcuna aggressione militare.
Finché saremo provvisti della capacità sufficiente a lanciare un preciso attacco con armi nucleari contro l’aggressore e il focolaio d’aggressione ovunque si trovino sul globo terrestre, l’aggressore non oserà agire; più la capacità d’attacco nucleare sarà grande e potente, più potrà dissuadere l’aggressore. Dobbiamo in particolar modo sviluppare senza sosta le nostre forze armate nucleari sia in quantità che in qualità soprattutto perché abbiamo a che fare col più grande detentore di armi nucleari al mondo, gli Stati Uniti, ed essi fanno pesare una minaccia nucleare permanente su di noi. Grandi forze armate nucleari sono il pegno della pace, della ricchezza, della potenza, della prosperità e della vita felice del popolo.
La linea strategica di promozione parallela dell’edificazione dell’economia e di quella delle forze armate nucleari è realistica, perché si rivela della più grande efficacia nello sviluppo economico e nel rafforzamento del potenziale difensivo del paese nella nostra situazione.
Attualmente gli Stati Uniti e i loro seguaci tentano di trascinarci in una corsa agli armamenti, con l’intento di ostacolare ad ogni costo la nostra lotta per l’edificazione di un gigante economico e il miglioramento del benessere del popolo. La nuova linea strategica ci permette di destinare grandi sforzi all’edificazione economica e al miglioramento del benessere del popolo pur rafforzando ulteriormente il potenziale difensivo del paese a basso costo e senza accrescere le spese a tal fine.
Disponiamo della solida industria dell’energia atomica che i nostri Generalissimi hanno consolidato grazie alla loro perspicacia, alla loro direzione eminente e alla loro audacia imperturbabile, nonché di inesauribili giacimenti d’uranio.
La linea di promozione parallela è razionale, perché consente allo stesso tempo di potenziare le forze armate nucleari e di colmare la penuria d’energia elettrica facendo assegnamento sull’industria dell’energia atomica di tipo jucheano; essa è giusta, poiché permette di realizzare felicemente il progetto e il proposito del nostro Partito di far godere al popolo una vita felice, senza preoccupazioni, fronteggiando però attivamente la situazione.
Questa linea strategica è la continuazione e lo sviluppo della linea di promozione parallela dell’economia e della difesa nazionale proposta dal grande Presidente Kim Il Sung ed applicata alle perfezione dall’eminente Generale Kim Jong Il.
Il grande Presidente definì per la prima volta nella storia la linea per dare un impulso parallelo dell’edificazione dell’economia e di quella della difesa nazionale alla V sessione plenaria del IV Comitato Centrale del Partito nel dicembre 1962, proponendo in quell’occasione la parola d’ordine rivoluzionaria: «Il fucile in una mano, il martello o la falce nell’altra!». Poiché propose questa linea e approntato così un’economia nazionale e un potenziale difensivo indipendenti, abbiamo potuto difendere con passo deciso le conquiste della rivoluzione, senza lasciarci per nulla scuotere, a dispetto del grande sconvolgimento che ha portato alla caduta del socialismo in parecchi paesi.
Il grande Generale Kim Jong Il, grazie alla sua eminente politica del Songun, ha guidato l’aspro confronto nucleare con gli Stati Uniti a vittorie consecutive e realizzato la grande causa dell’acquisizione del potenziale nucleare, difendendo così il socialismo jucheano e gettando solide basi per il balzo necessario a passare all’edificazione di uno Stato prospero e potente.
Se oggi possiamo risolutamente spezzare le infami manovre d’isolamento e strangolamento degli Stati Uniti e dei loro seguaci contro la nostra Repubblica e realizzare ogni nostro piano secondo le nostre convinzioni, la nostra volontà e a sangue freddo, ne siamo debitori al grande deterrente nucleare che i nostri Generalissimi Kim Il Sung e Kim Jong Il hanno consacrato tutta la vita a preparare. Il loro merito di aver consentito al nostro paese d’affermarsi nel mondo come degno detentore di un potenziale nucleare brillerà per sempre nella storia della nazione.
La linea di sviluppo parallelo proposta dal Partito, che consiste nell’accelerare l’edificazione di un gigante economico rafforzando però al massimo il potenziale difensivo del paese incentrato sulle forze armate nucleari, è un asso nella manica per anticipare l’edificazione di uno Stato socialista prospero e potente e la riunificazione del paese e insieme una bandiera che il nostro paese deve portare per salvaguardare con sicurezza la sovranità e la dignità nazionale di generazione in generazione.
Essa rispecchia la volontà del nostro Partito, sorta da una fede incrollabile, di portare a termine l’opera rivoluzionaria del Juche seguendo la via dell’indipendenza, la via del Songun e la via del socialismo aperte e proseguite dai nostri eminenti Generalissimi.
Bisogna attenersi saldamente alla linea di progresso simultaneo dell’edificazione economica e della costruzione delle forze armate nucleari propria del nostro Partito ed applicarla scrupolosamente.
Stimolare l’edificazione di un gigante economico e migliorare sensibilmente il benessere della popolazione rappresenta il compito più importante e pressante del momento per il nostro Partito.
Erigere un gigante economico sul suolo della patria diletta per consentire al nostro popolo di vivere felice, senza aver più niente da invidiare al mondo — questo era l’auspicio di tutta la vita del nostro grande Generale Kim Jong Il. Spetta a noi realizzare il suo desiderio al più presto.
L’esito dell’edificazione di un gigante economico dipende in modo decisivo dalla ripresa dei settori di punta dell’economia nazionale e dei settori industriali di base.
I settori dell’elettricità, del carbone, della metallurgia e del trasporto ferroviario devono avanzare in prima linea perché l’insieme dell’economia nazionale sia rimpinguato e prenda vigore.
Ai settori di punta dell’economia nazionale e ai settori industriali di base tocca aprire una strada alla vittoria della grande marcia ascendente di oggi, come ricognitori ed esploratori dell’edificazione di un gigante economico.
Bisogna imprimere una svolta all’agricoltura e all’industria leggera, fronti principali dell’edificazione di un gigante economico.
Bisogna che lo Stato accresca i suoi investimenti nell’agricoltura che deve ricorrere scrupolosamente alla scienza e alla tecnica, come esige il metodo agrario jucheano, per raggiungere senz’altro l’obiettivo di produzione cerealicola proposto dal Partito.
Il settore dell’industria leggera deve far funzionare a pieno regime le sue fabbriche per produrre fiumi d’articoli di largo consumo di buona qualità apprezzati dal popolo, secondo l’appello lanciato dal partito per l’innovazione nel miglioramento della vita del popolo.
Bisogna ravvivare le fiamme della rivoluzione industriale del nuovo secolo per incrementare il livello della conformità dell’economia nazionale alla situazione del paese e della sua modernizzazione e tramutare definitivamente la nostra economia in un’economia del sapere.
Nella fase attuale, allorché la scienza e la tecnica determinano il livello e il ritmo dello sviluppo sociale ed economico, il gigante economico che intendiamo edificare deve necessariamente basarsi sull’economia del sapere con la scienza e la tecnica come forza motrice.
Bisogna che produciamo da soli, ricorrendo alle nostre proprie risorse e tecniche, le materie prime, i combustibili e i materiali indispensabili all’edificazione di un gigante economico e soprattutto che destiniamo grandi sforzi all’adattamento dei settori industriali-chiave, in primo luogo l’industria metallurgica e l’industria chimica, alla situazione del paese.
Tutti i settori dell’economia nazionale devono dotarsi di tecnici innovatori e legare organicamente la scienza e la tecnica all’economia per ristrutturare le fabbriche e le imprese secondo le ultime tecnologie.
Occorre anche uno sforzo per sviluppare la scienza e la tecnica spaziale per mettere a punto e lanciare un maggior numero di satelliti artificiali, fra cui alcuni satelliti per le comunicazioni.
Le innovazioni nell’edificazione di un gigante economico presuppongono il miglioramento della direzione e della gestione dell’economia.
Gli organismi economici dello Stato, fra cui il Governo, devono elaborare realisticamente la strategia di sviluppo economico e gli obiettivi da raggiungere per settori e per tappe e realizzarli scrupolosamente; devono curare l’organizzazione e la direzione per dare impulso alla produzione grazie a un uso oculato delle basi economiche disponibili.
Bisogna studiare un metodo di gestione economica di nostra mano, adatto allo sviluppo della situazione, e perfezionarlo.
Il nostro metodo di gestione economica deve incarnare le idee del Juche ed essere di natura socialista; deve permettere alle masse lavoratrici di svolgere il ruolo e di assumersi le responsabilità di padroni nella produzione e nella gestione economica, grazie all’invarianza della proprietà socialista dei mezzi di produzione e all’indipendenza e alla creatività delle attività economiche svolte da tutte le imprese sotto la direzione unificata dello Stato.
La diversificazione del commercio estero e la moltiplicazione delle sue forme sono necessarie per dare scacco alle manovre di sanzioni e di blocchi delle forze ostili ed aprire così una fase favorevole all’edificazione di un gigante economico.
Per sviluppare il turismo saranno allestite con cura alcune zone turistiche in parecchie regioni del paese, specie nel settore della città di Wonsan e del monte Chilbo, e in tutte le province saranno fondate alcune zone di sviluppo economico adatte alla situazione locale per farne un uso particolare.
Finché gli imperialisti continueranno a minacciarci con le loro armi nucleari, bisogna che ci atteniamo alla linea di sviluppo parallelo dell’economia e delle forze armate nucleari in ogni circostanza ed accresciamo senza sosta il nostro deterrente nucleare.
Il nostro deterrente nucleare è la spada della giustizia chiamata a difendere la sovranità del paese e della nazione, a prevenire la guerra e a salvaguardare la pace. Nella misura in cui disponiamo di un deterrente nucleare sufficiente, non avremo nulla da temere anche se il nemico giungesse ad attaccarci in forze e potremo occuparci con comodo dell’edificazione economica e del miglioramento del benessere della popolazione.
Il settore dell’industria bellica deve compiere nuovi progressi nella sua lotta per onorare il nostro paese come potente Stato nucleare senza rivali.
Si fabbricherà un maggior numero d’armi nucleari di precisione e di piccola taglia come anche di vettori e si perfezionerà senza tregua la tecnologia delle armi nucleari al fine di metterne a punto di più efficaci e perfezionate.  La modernizzazione e il perfezionamento scientifico dell’industria dell’energia atomica sono la chiave della crescita della produzione di materiale nucleare, del miglioramento della qualità dei prodotti nucleari, dell’ulteriore miniaturizzazione ed alleggerimento delle armi nucleari. Nel settore dell’industria dell’energia atomica si cercherà energicamente di raggiungere la vetta nell’intento di applicare il sistema CNC (Computer Numerical Control) e l’automazione completa agli impianti e al processo produttivo.
L’industria dell’energia atomica sarà posta su basi scientifiche e tecniche d’avanguardia, come esige il nuovo secolo, e si svilupperà un’industria dell’energia nucleare indipendente per sopperire agli urgenti bisogni del paese in fatto di elettricità.
Nell’Esercito Popolare si accrescerà il ruolo cardine delle forze armate nucleari da tutti i punti di vista della strategia deterrente e di quella bellica e si perfezioneranno gli ordinari preparativi di combattimento delle forze armate nucleari.
Contiamo di legalizzare la permanenza del deterrente nucleare, eredità dell’eminente Generale Kim Jong Il.
Bisogna svolgere attività dinamiche sul piano esterno per creare una congiuntura favorevole all’applicazione della linea di sviluppo parallelo dell’economia e delle forze armate nucleari.
Sul piano esterno si svolgeranno attività audaci, forti della dignità e dell’influenza di uno Stato nucleare, per accrescere ulteriormente il prestigio del nostro partito e valorizzare il nostro spirito sovrano sulla scena internazionale e allo stesso tempo creare condizioni esterne e una congiuntura favorevole per stimolare energicamente la nostra edificazione di uno Stato prospero e potente.
Occorrono attività piene d’iniziativa sul piano esterno per svelare la natura reazionaria ed ingiusta della politica ostile degli Stati Uniti verso la RPDC, politica che ci spinge ad accrescere le nostre forze armate nucleari, e far riconoscere la pertinenza e la necessità della nostra opzione e della nostra linea al fine di conquistare nuovi sostenitori e simpatizzanti.
Come Stato nucleare responsabile, lavoreremo attivamente per la pace e la sicurezza in Asia e nel mondo, assolveremo lealmente il nostro dovere di non-proliferazione delle armi nucleari dinanzi alla comunità internazionale e contribuiremo alla denuclearizzazione del mondo.
Tutti i quadri, i membri del Partito e gli altri lavoratori si armeranno di salda fiducia nella vittoria e dell’intenzione di lottare a rischio della vita e s’impegneranno nell’applicazione della linea di sviluppo parallelo dell’economia e delle forze armate nucleari propria del nostro Partito per anticipare l’edificazione di uno Stato socialista prospero e potente.
Più la situazione si rivelerà complessa e più compiti immensi e difficili s’imporranno, più il nostro esercito e il nostro popolo lotteranno con audacia seguendo il cammino che hanno scelto, convinti della bontà della propria causa e della sua vittoria — questa è la qualità rivoluzionaria coltivata in essi dai nostri Generalissimi, questa la loro tradizione di lotta.
Facciamo tutti blocco intorno al Comitato Centrale e sviluppiamo energicamente l’economia e le forze armate nucleari nello stesso tempo, come esigono la situazione attuale e lo sviluppo della rivoluzione, in vista di una vittoria finale anticipata.


Apparso su Korea Today n. 5/2013, pagg. 2-6 ed. fr.

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